Esistono due metodi per esfoliare la pelle, l' esfoliazione meccanica o scrubbing e l' esfoliazione chimica o peeling. La differenza tra i due sta nella modalità di azione del distacco delle cellule morte sulla superficie della pelle.
Che cos’è l’esfoliazione meccanica
L'esfoliazione meccanica solleva le cellule morte dall'epidermide attraverso l'attrito. Non esiste alcuna azione "chimica" sulla superficie dell'epidermide. A seconda della dimensione delle particelle solide presenti nel prodotto da abrasione, lo strofinamento meccanico può risultare più o meno aggressivo per la pelle. I microgranuli come le polveri derivate dai noccioli della frutta sono spesso preferiti per esfoliare il viso e il décolleté. I grani più grandi, invece, consentono l'esfoliazione delle parti del corpo dove la pelle è più spessa e meno sensibile, come i piedi o le gambe.
Gli scrub sono tipicamente formule la cui base è un'emulsione o un gel. I composti abrasivi aggiunti a fine formulazione possono essere:
- Di origine vegetale come le polveri derivate dai noccioli di alcuni frutti;
- Di origine minerale come microcristalli di allumina;
- Di origine sintetica come le microsfere di polietilene.
A che cosa serve lo scrub?
Le cellule della pelle impiegano in media 28 giorni per rinnovarsi. Dal punto di vista biologico, il rinnovamento epidermico è il processo di generazione di cheratinociti nello strato basale dell'epidermide associato alla perdita di corneociti (cellule morte) sulla superficie della pelle. Durante questo ciclo, le cellule morte si accumulano, ostruiscono i pori e rendono opaco l'incarnato. Ecco perché un'esfoliazione settimanale è essenziale per preparare l'epidermide alle cure, liberare in profondità i pori e stimolare la circolazione sanguigna.
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