Si chiama sindrome del Bianconiglio, il coniglio bianco del romanzo Alice nel paese delle meraviglie, che girava sempre con un orologio da taschino che controllava con ossessione per urlare che era perennemente in ritardo. Si legge ansia del tempo che vola. Un disturbo che è sempre più presente nella nostra società, che ci costringe a ritmi frenetici che non ci danno tregua e che ci danno sempre la sensazione di non avere tempo a sufficienza per portare a termine le nostre giornate.
"Ho fretta, ho fretta, è tardi". Questa la frase preferita del Bianconiglio, ma anche di chi soffre dell'ansia del tempo che vola. Uno stato che viene provato da tantissime persone, in una società che ci obbliga ad avere le agende giornaliere piene tra lavoro, faccende a casa, figli, cura magari dei nostri genitori o altri impegni improrogabili o che non possiamo delegare: tante cose da fare, poco tempo a disposizione. Tanto che non avanza mai nemmeno un minuto per noi.
La sindrome del Bianconiglio è facile da riconoscere. Colpisce chi è sempre di corsa, chi pensa sempre al futuro e alle cose ancora da fare, non godendosi il qui e ora. Si tratta di persone impazienti, che terminano le frasi degli altri, che fanno fretta a tutti quanti, anche ai propri figli, che magari stanno solo portando a termine i loro compiti con i propri ritmi, che non possono essere uguali per tutti. La mancanza di tempo è una sensazione sempre presente, che porta chi soffre di questo tipo di ansia a non godersi nulla e ad affrontare tutto con un carico di stress troppo pesante da gestire.
Chi è colpito da questa sindrome non riesce a dare le priorità alle cose che deve fare, a programmare gli impegni per incastrarli alla perfezione, a pensare alle attività che sta facendo procedendo, così, in modo automatico, come un automa. Si pensa di non avere mai tempo a disposizione e si mettono in secondo piano attività fondamentali che non sembrano essere prioritarie, come il proprio benessere o trascorrere più tempo con gli affetti cari.
Una sindrome davvero terribile che ci costringe a fare sempre di più, senza poter essere felici di questo. Rallentare e programmare sono le due parole chiave per evitare di essere sempre di corsa e mai presenti come il Bianconiglio di Alice.
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