Arrivare stanchi, a volte svuotati, alla fine della giornata è un sentimento comune e tremendo al tempo stesso. In una cultura che premia la produttività, è purtroppo fin troppo normale sentirsi completamente esausti, svuotati e, alcuni direbbero persino, "bruciati". Ma in realtà, c'è una grande differenza tra lo stress comune e il vero burnout. Secondo l' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), burnout non si riferisce a una sensazione occasionale e temporanea di sopraffazione in risposta a un forte stress; è una sindrome causata da un accumulo di stress cronico che non è stato gestito in modo efficace. Ecco alcune caratteristiche che dovrebbero fare chiarezza sul problema:
- Il burnout è tipico del lavoro. Ciò significa che la stanchezza che stai sperimentando deriva dal tuo lavoro, che tu sia un genitore casalingo, uno studente a tempo pieno, un professionista sanitario o che lavori in un ufficio.
- Il burnout non scompare una volta portato a termine un compito importante o rispettata una scadenza. Se provi un'ondata di sollievo una volta che la pressione si placa (e torni a sentirti di nuovo te stesso), probabilmente stai solo affrontando uno stress normale piuttosto che un burnout.
- Il burnout solitamente provoca sentimenti di distacco o cinismo nei confronti della propria carriera. Stress e burnout condividono molti sintomi in comune, come ansia, stanchezza e irritabilità. Ma con il burnout, sei così emotivamente prosciugato (e per così tanto tempo) che inizi a sentirti senza speranza, cinico e distaccato dal tuo lavoro.
- Le tue prestazioni lavorative potrebbero calare. Se ti piace ancora molto il tuo lavoro e ti senti bene per la qualità del lavoro che stai svolgendo, probabilmente sei sovraesposto ma non stai vivendo un burnout.
- I tuoi soliti antistress probabilmente non risolveranno magicamente i sintomi del burnout... Il burnout prosciuga le tue energie al punto che persino le attività su cui un tempo facevi affidamento per l'equilibrio smettono di funzionare.
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