Il termine calazio identifica un rigonfiamento o una cisti nella zona palpebrale, a causa di un’infiammazione delle relative ghiandole sebacee. A differenza dell’orzaiolo, che è una vera e propria infezione batterica, in grado di provocare grande dolore, il calazio può anche non fare male, sebbene il gonfiore provochi un indubbio fastidio.
Da sapere è che comunque il calazio può progredire in orzaiolo, in quanto l’infiammazione sensibilizza l’area oculare e rende più facile l’attacco batterico. Il modo migliore per evitarlo è di rinunciare al trucco fino a quando la situazione non migliora, ma anche curare l’igiene locale in modo più accorto.
Il calazio regredisce in modo spontaneo nel giro di qualche giorno, ma per accelerare la guarigione possiamo affidarci ai rimedi della nonna più semplici ed efficaci, evitando medicinali locali. Uno dei più semplici è certamente l’impacco con una salvietta immersa in acqua calda e strizzata.
L’effetto del calore favorisce infatti la riduzione del rigonfiamento, a patto di ripetere l’operazione più volte al giorno con panni puliti, rinnovando di tanto in tanto l’immersione. Un modo facile per mantenere il panno caldo è di avvolgerlo attorno ad una patata bollente o ad un uovo sodo appena tirato fuori dal pentolino.
Altro ottimo rimedio contro il calazio è sempre un impacco, ma stavolta fatto con un infuso a base di foglie di acacia, dal potere antinfiammatorio e astringente. Mettiamo a bollire le foglioline in acqua, circa un cucchiaio colmo ogni due tazze di liquido. Quando l’acqua bolle riduciamo la fiamma al minimo e lasciamo andare per 5 minuti.
L’infusione sarà invece di circa un quarto d’ora, dopo di che possiamo filtrare e usare il decotto per il nostro impacco benefico. Immergiamo dei dischetti di cotone e appoggiamoli sulla parte da trattare, rinnovando l’applicazione ogni qualvolta il dischetto diventa freddo, procedendo così per una ventina di minuti.
Una valida alternativa è anche l’infuso con foglie di Guava, che si sono dimostrate efficaci contro infezioni cutanee e problemi dermatologici. La preparazione del decotto è la stessa descritta prima e anche il trattamento topico. La Guava e l’acacia sono in genere ben tollerate dall’epidermide, ma se sperimentiamo reazioni allergiche, evitiamo ovviamente il loro utilizzo.
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