I cani abbaiano. È il loro naturale modo di comunicare. Ci sono casi in cui però i proprietari devono prestare molta attenzione al comportamento dei loro pets, soprattutto quando non sono in casa con loro. Se in un condominio non si può vietare a nessuno di tenere animali domestici, seguendo ovviamente le normative vigenti, bisogna però fare in modo che una sana e civile convivenza sia garantita in ogni caso. Cosa fare con i cani che abbaiano di giorno e di notte in un condominio? Cosa prevede la legge italiana?
Ci sono casi in cui gli animali domestici possono provocare disturbo e fastidio agli altri condomini che abitano nello stesso spazio abitativo. La legge italiana prevede un risarcimento di danni solo nel caso in cui il rumore provocato dal pets sia molto forte, continuo, in particolare durante la notte. Ma bisogna dimostrare che tale abbaiare supera quella che è la normale soglia di sopportabilità.
La legge italiana prevede che i vicini di casa di un proprietario di cane che abbaia spesso, in modo continuo e forte, soprattutto prima delle 8 del mattino, dopo le 21 di sera e nelle ore del riposo, solitamente indicate tra le 13 e le 15, possano agire per vie legali per ottenere un risarcimento per lo stress subito.
Ovviamente la legge italiana non dice ai cani di non abbaiare. Ma invita i proprietari a correre ai ripari, in quanto responsabili del comportamento dei pets che ospitano in casa loro, in base all'articolo 844 del Codice Civile, secondo il quale il proprietario di un immobile "è responsabile delle immissioni rumorose se queste superano la soglia della normale tollerabilità". Se il cane, abbaiando, disturba il sonno, il lavoro o la vita quotidiana dei vicini, si può chiedere al proprietario di insegnare al cane a non abbaiare e agli altri inquilini di tollerare rumori tollerabili. Ma quando questo è impossibile e se soprattutto il cane abbaia di notte, è meglio chiamare le Forze dell'Ordine, per comprendere le motivazioni di tutto questo rumore.
Si può chiedere anche l'intervento dell'amministratore del condominio, per cercare di trovare prima una soluzione pacifica. Che è sempre la via migliore da seguire.
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