I tagete sono comunemente noti come “puzzoline”. Questi fiori, infatti, hanno un odore che ai più risulta sgradevole, ma attirano i predatori degli afidi e producono sostanze che tendono a limitare alcune erbe infestanti: possiamo prevedere di coltivare i tagete anche sul balcone, e con molta facilità.
Le piante provenienti dal Messico, dunque, possono contribuire a combattere due problemi piuttosto fastidiosi. Le erbe che spuntano continuamente, infatti, ci obbligano a fare un lavoro in più e gli afidi, i cosiddetti pidocchi delle piante, rappresentano un possibile disturbo anche per l’orto, ad esempio per i pomodori, le fave, il prezzemolo.
I tagete godevano di molto prestigio presso gli Aztechi che li offrivano agli dei e li usavano per curare. Oggi ce ne sono diverse varietà, di colore giallo, arancio, rosso, rosso-marrone e fioriscono fino all’autunno. Sopportano la siccità, ma non sono resistenti al freddo.
Come coltivare i tagete in vaso
- Se vuoi, puoi seminare i tagete a primavera, ma se abiti in montagna attenzione al momento di semina e di trapianto. Ricorda, infatti, che i tagete non tollerano le basse temperature.
- Colloca le piante in posizioni soleggiate, in pieno sole, in vasi singoli o cassette.
- Per coltivare i tagete, puoi usare il terriccio universale o quello per piante fiorite. Aggiungi della sabbia di fiume e, sul fondo del vaso, colloca dell’argilla espansa.
- Per favorire la fioritura, elimina i fiori secchi.
- Per coltivare i tagete, nella stagione della fioritura, provvedi alla concimazione ogni 2 settimane circa.
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