Uno dei problemi che mette più ansia ai proprietari di un animale domestico è la reazione emotiva di quest'ultimo, appena varchiamo la soglia di casa per uscire. Soprattutto nei cani, ogni qualvolta il proprio umano si chiude la porta alle spalle, scatta infatti la sindrome dell'abbandono, che provoca una serie di comportamenti distruttivi e, talvolta, anche autolesionisti.
Per ovvi motivi è quindi importante gestire la situazione al meglio, riducendo i livelli di stress del nostro amico a quattro zampe, partendo da una corretta educazione sin da cucciolo. Come detto, il problema è soprattutto con i cani, in quanto, da buon animale da branco, non è mai particolarmente a suo agio se i componenti della sua cerchia non ci sono.
Una cosa che spesso l'umano sottovaluta è poi che il cane è una vera e propria spugna assorbente degli stati d'animo degli abitanti della casa. Perciò, se noi per primi viviamo in modo stressante l'uscita e il distacco dal nostro pet, possiamo stare certi che il nostri amico lo percepirà e si caricherà di ansia di conseguenza.
Per questo motivo tutti gli educatori cinofili suggeriscono ai proprietari di cani di lavorare innanzi tutto su loro stessi, prima che sul cane, in modo da eliminare parte del problema. Per entrare nel vivo del discorso, mettiamoci l'anima in pace, a Fido non piacerà mai vederci uscire di casa, ma se riusciamo a convincerlo che la situazione è temporanea, potrà abituarsi anche a qualche ora di solitudine.
Il segreto è innanzi tutto non far associare al nostro pet che, ad esempio, indossare scarpe e cappotto equivale necessariamente ad uscire. Quando abbiamo da gestire l'emotività di un cucciolo, cerchiamo quindi di mettere e togliere ogni tanto, pur stando in casa, i classici capi da uscita, in modo che Fido non si carichi di stress "preventivo" ogni volta che vede che ci vestiamo.
Altro trucco molto efficace, per far capire al cane che non lo stiamo abbandonando, è di lasciarlo solo in maniera graduale. Iniziamo uscendo di casa per pochi minuti, dilatando sempre di più i tempi, fino ad arrivare ad ore. Questo processo serve a far capire al nostro pet che quando siamo via, non è "per sempre", ma è un tempo determinato che, se pur lungo, può gestire.
Molto importante è poi non dilungarci in saluti strappalacrime quando usciamo di casa, visto che Fido non capisce il nostro "mamma torna presto", quanto più il sentimento di tristezza o preoccupazione con cui lo diciamo. Per questo motivo, anche se può sembrare brutto, impariamo a fare finta di nulla e a chiuderci la porta dietro le spalle senza dare confidenza al cucciolo.
Invece godiamoci il ritorno a casa con le relative feste e scondinzolamenti. Quando torniamo coccoliamo il nostro pet e diamo come premio la nostra attenzione. Anche questo serve al pelosetto a rendere più dolce il distacco: anche se mamma va via, quanto rientra mi coccola.
Tutto sarà molto più dolce e gestibile.
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