Lavorare nei servizi sociali è un'ottima opportunità sia nel settore pubblico sia nel settore privato. L'assistente sociale si occupa di bambini, minorenni, famiglie, gruppi che potrebbero trovarsi in difficoltà. Di solito ha a che fare con problematiche di un certo spessore, come l'abbandono scolastico, le adozioni, gli affidi, la tossicodipendenza, la difficoltà degli anziani soli. Si occupa anche dei disabili e delle persone immigrate che potrebbero avere difficoltà a inserirsi nel tessuto sociale. Come diventare assistente sociale e svolgere una professione che in Italia è riconosciuta e regolamentata con la legge 23 marzo 1993, n° 84?
Per poter diventare un'assistente sociale bisogna avere una laurea, triennale o magistrale, nei servizi sociali. E bisogna anche superare un esame di stato per poter accedere all'ordine dedicato. Per quello che riguarda la formazione dell'assistente sociale, la laurea deve appartenere alla classe L 39 Servizio Sociale e deve contemplare tirocini per imparare il lavoro sul campo. Per diventare, invece, assistente sociale specialista e quindi avere compiti organizzativi, dirigenziali e di coordinamento dei servizi sociali, bisogna avere una Laurea Magistrale nella classe LM 87 “Servizio sociale e politiche sociali” (DM 270/2004). In entrambi i casi è necessario superare l'esame di stato, rispettivamente per iscriversi alla sezione B e alla sezione A dell'albo dedicato. L'esame consiste in due prove scritte, una prova orale e una prova pratica per l'assistente sociale. Mentre per gli assistenti sociali specialisti le prove sono tre, due scritte e una orale.
In seguito, per approfondire la tematica e diventare più esperti, si possono seguire master e corsi di specializzazione, ma si può anche accedere ai dottorati di ricerca previsti dagli atenei italiani che annoverano tra le loro discipline i corsi di laurea in Scienze del Servizio Sociale.
Una volta ottenuta l'iscrizione all'albo professionale regionale di riferimento, l'assistente sociale può lavorare nel settore pubblico, partecipando ai concorsi. Oppure aprire una partita IVA e lavorare in modo autonomo in ambito privato, ad esempio nelle cooperative sociali o nelle RSA.
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