Lavorare con i libri è la passione di tutti coloro che amano immergersi in lettura fantastiche. E adorano dare consigli di lettura ad amici, parenti e colleghi, ma anche perfetti sconosciuti. Oltre a lavorare in libreria o come lettori per bambini o per persone che non riescono a leggere, perché affette da cecità o altre malattie, perché non lavorare in un archivio o in una biblioteca? Per poterlo fare, però, bisogna avere una formazione specifica, di solito richiesta al momento della ricerca di professionisti del settore. Come diventare bibliotecari allora?
Per diventare bibliotecario di solito bisogna avere una formazione umanistica. Esistono anche corsi di studio dedicati, come le lauree in Scienze dei Beni culturali e Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali o la specialistica specifica in Archivistica e Biblioteconomia. Esistono anche dei corsi formativi che enti locali o associazioni organizzano per formare queste figure professionali.
Per lavorare nelle biblioteche pubbliche bisogna partecipare ai concorsi previsti dalla pubblica amministrazione. Se, invece, questi luoghi di cultura che appartengono alle amministrazioni comunali sono gestiti da cooperative, si può anche optare per la collaborazione con queste associazioni, per evitare di dover partecipare ai bandi di concorso.
Se è richiesta una formazione umanistica, sono anche altre le caratteristiche che un buon bibliotecario dovrebbe avere. Dovrebbe essere una persona di cultura, deve saper comunicare con tutti i fruitori del servizio, deve avere anche la capacità di promuovere il luogo biblioteca anche per l'incontro e lo scambio di idee, esperienze opinioni. Sempre più spesso, infatti, ai bibliotecari viene chiesto di organizzare eventi per coinvolgere piccoli e grandi lettori: bisogna avere capacità innate anche in questo campo oppure impararle lavorando.
Ricordiamoci che per la comunità la figura del bibliotecario ha sempre avuto un ruolo importante. Che oggi più che mai deve essere rivalutata. Come deve essere rivalutato il luogo, come punto di incontro e di dialogo, aperto a tutti quanti.
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