Per avere un bel prato devi innaffiarlo correttamente. Talvolta succede che per eccesso di zelo, l’acqua sia troppa, o che il sistema di irrigazione automatica non lavori a dovere. Il problema è che spesso si impostano i timer e poi ci dimentica completamente del goccia a goccia.
Per avere un’irrigazione corretta è bene controllare periodicamente il proprio impianto. Ciò permette di mantenere il prato in salute, ma anche di risparmiare soldi. La regola empirica per l'irrigazione è generalmente 3 cm di acqua a settimana, per i mesi primaverili e autunnali. Questo numero si riferisce più o meno al classico prato standard. Ciò vuol dire che nei mesi caldi devi aumentare l’acqua, per evitare che l’erba bruci e diventi marrone. Inoltre, durante i periodi di siccità dovresti tagliarlo meno (sia in frequenza sia in altezza).
Un prato troppo irrigato sarà probabilmente afflitto da una serie di risultati negativi come erbacce e insetti. Ricordati che se vuoi avere un giardino sano, deve essere un po’ assetato. Ciò non vuol dire creare uno stato siccità, ma evitare di inondarlo. Dunque il sistema di irrigazione automatico deve essere usato con parsimonia, per esempio non devi farlo andare prima o dopo i temporali.
L’irrigazione ideale è profonda e poco frequente (imitando le piogge naturali) piuttosto che superficiale e spesso. Le radici non devono galleggiare nell’acqua. Ricordati inoltre che gli irrigatori funzionano in modo più efficiente se utilizzati di notte. Il momento ideale per annaffiare è alle prime ore dell'alba quando c'è meno vento, è più fresco, l'acqua ha la possibilità di penetrare nella zona della radice e l'umidità non rimane sulla pianta troppo a lungo.
Condividi