Il bambino impara quanto sia importante lavarsi intorno ai 2 anni. Ovviamente, non c'è bisogno di fare pressioni al piccolo, ciò che conta è coinvolgerlo nella routine quotidiana (lavarsi i denti, le mani, fare la doccia, pulirsi bene dopo essere andati in bagno, e via così). Come fare?
Rispettare il suo ritmo di apprendimento. La pulizia non può essere appresa in un giorno: è quindi fare pressioni.
Tenere in considerazione il suo ambiente. Se il tuo bambino è angosciato, se ha problemi, per esempio al nido con altri bambini, insomma, se la sua vita emotiva è turbata, lo sarà sicuramente anche la sua educazione alla pulizia.
Sceglie un riduttore o un vasino da collocare in bagno. Non deve confondersi e non deve pensare che sia un gioco o una sedia per riposare. Non usare il vasino come punizione.
Se hai deciso di togliere il pannolino, lascia che si bagni. Se si bagna le mutandine, sarà più imbarazzato che se bagnasse il pannolino: questo lo incoraggerà a rimanere asciutto.
Non costringere i maschietti a fare la pipì seduti. Tra i 2 anni e mezzo e i 3 anni, un bambino è in grado di fare la pipì come i grandi. Non c'è motivo per fermarlo: ne sarà fiero e lo aiuterà a conoscere la pulizia.
Non drammatizzare le ricadute. Non importa se il tuo bambino è si è bagnato. Non sgridarlo e non umiliarlo. Imposta una routine: tutte le mattine ci si alza, si fa la più e poi ci si lava. La ripetizione del gesto diventa acquisizione dello stesso. E lo stesso vale con le mani: fagliele lavare tutte le volte che ne ha bisogno, ma anche con scadenze regolari (prima e dopo i pasti, prima di andare a nanna, prima e dopo essere andato in bagno).
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