DONNE E LAVORO

Come si diventa logopedista

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Qual è il percorso di studi per diventare logopedista?

Diventare logopedista potrebbe essere il tuo sogno. Si tratta di un lavoro stimolante, che ti permette di essere sempre in contatto con persone che hanno bisogno di aiuto per problemi di salute di varia natura. Stiamo parlando, anche, di una professione molto richiesta in ambito sanitario, con un tasso di occupazione molto alto. Come si diventa logopedista? Qual è il percorso di studi da seguire per poter intraprendere questo lavoro?

Innanzitutto, cerchiamo di capire cosa fa il logopedista. La figura sanitaria si occupa di piccoli o grandi problemi di linguaggio, difetti di pronuncia, ritardi linguistici, difficoltà di scrittura e di lettura. Il campo d'azione principale riguarda proprio i disturbi del linguaggio, sia scritto sia orale, ma il professionista interviene anche in caso di disturbi neurologici come il morbo di Alzheimer, di sordità, di malattie neurodegenerative o di disturbi dello spettro autistico. Dopo una valutazione, il logopedista realizza un piano di interventi per aiutare pazienti in età prescolare e scolare, ma anche adulti, perché tante persone possono averne bisogno. Inoltre, collabora anche con altre figure sanitarie, sia in ambito pubblico sia in ambito privato.

Per diventare logopedista, bisogna avere una laurea in logopedia: stiamo parlando delle cosiddette professioni sanitarie della riabilitazione, che rientrano comunque nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia. La laurea è triennale e permette di studiare tutto quello che serve per svolgere la professione: anatomia, fonazione, linguistica, fisica acustica e anche psicologia. Prima di poter accedere ai corsi di laurea è necessario affrontare un test d'ingresso, perché la facoltà è a numero chiuso.

Al termine della laurea, non occorre l'abilitazione, perché il logopedista è un operatore sanitario e non un medico. Non esiste in Italia un Albo dei logopedisti. Dopo aver conseguito gli studi, che prevedono anche 3000 ore di pratica, si possono fare concorsi o si può tentare la strada del privato, magari associandosi con partita IVA a studi medici dove collaborare con altre figure di riferimento del mondo della salute.

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