Si dice che la routine di un neonato sia fatta di nanna, pappa e cacca. In realtà sono molti i piccoli che soffrono di stitichezza nelle prime settimane di vita. È una condizione fisiologica: le funzionalità intestinali sono immature e il bambino – letteralmente – deve imparare a fare la cacca. Il consiglio è quello di non fare nulla. Chiama il pediatra superato il terzo giorno.
La costipazione può dipendere anche dal latte. Se il bambino beve quello in formula potrebbe scaricarsi una volta al giorno, e neanche tutti i giorni, mentre se è allattato al seno non c'è una regola e dipende dall'età: non è raro che un bambino che prende il latte materno stia diversi giorni o anche una settimana senza fare la cacca. Questo perché gran parte del latte materno consumato viene utilizzato dal corpo del bambino per la crescita e lo sviluppo piuttosto che finire nel suo pannolino.
Come stimolarlo
Se usi il latte artificiale, sempre consultandoti con la pediatra, potresti o diluirlo un po' di più o provare una nuova formula. Ci sono le stimolazioni manuali, che non devono diventare un'abitudine, altrimenti il piccolino registra che per scaricarsi ha bisogno di quella pratica e fai solo il suo male.
Si utilizzano dei sondini, davvero piccoli, per stimolare l'ano. Vanno bagnati con dell'olio d'oliva o di mandorle. Si entra non più di un centimetro. Una stimolazione più profonda deve essere fatto personale qualificato (medici o infermieri). Nei neonati si evitano i clisteri e i lassativi almeno fino al sesto mese. Se il piccolo è svezzato o in fase di svezzamento potresti dargli un po' di frutta: qualche cucchiaino di pera può avere grandi effetti sul suo intestino.
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