In merito ai compiti delle vacanze, circolano due posizioni ben distanti. C’è chi afferma che i compiti per i bambini siano controproducenti perché anche i piccoli hanno bisogno di dare uno stacco netto agli impegni scolastici, c’è, invece, chi considera i compiti fondamentali e necessari per non dimenticare e buttare al vento tutto il lavoro svolto durante l’anno scolastico.
Docenti, genitori, studenti solitamente non si trovano sulla stessa lunghezza d’onda e si scontrano sulla validità o meno dei compiti da fare durante l’estate.
Il problema è che anche i piccoli hanno bisogno di vivere in tranquillità il periodo estivo, per stare in compagnia della famiglia, giocando, distraendosi e condividendo il tempo libero con genitori, fratelli e amichetti. Se i genitori, solitamente oberati dal lavoro, si ritrovano ad avere poche ore a disposizione e devono usarle per accompagnare, spronare i figli ad eseguire i compiti, di tempo a disposizione per il relax non ne rimane poi così tanto.
Inoltre i bambini hanno bisogno di fare sport, e movimento all’aria aperta dopo molti giorni compressi dietro un banco.
D’altro canto molti docenti e genitori considerano i compiti necessari per non dimenticare quanto appreso in ben tre mesi di vuoto scolastico. In effetti tre mesi sono tanti, e il pericolo di non ricordarsi più le tabelline o l’ortografia c’è. Quindi, come comportarsi di fronte al libro degli esercizi per le vacanze?
La soluzione sta nel mezzo. Lasciare che i piccoli diano libero sfogo all’entusiasmo, soprattutto nei primi quindici giorni dalla chiusura delle scuole, e successivamente lasciare che dedichino il tempo alle loro passioni, aggiungendo nei fine settimana due pagine di esercizi tra italiano e matematica. Poi è comunque importante continuare ad allenarsi nella lettura soprattutto per le prime classi della primaria perché si perderebbe l’abitudine, e in velocità.
Basta far scegliere ai bimbi un libro o un albo illustrato che li appassioni senza imporre alcuna lettura ma lasciare che scelgano loro quando e come farla. D'altra parte, la lettura è solo piacere inaspettato.
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