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Cuccioli da vaccinare
Proprio come accade per i nostri neonati anche gli animali domestici sono protetti dalla maggior parte delle infezioni attraverso il colostro, ovvero il latte materno che hanno assunto appena nati. Questo vale però solo nella primissima fase della loro vita: attorno ai due mesi di vita quindi, quando questa protezione “fisiologica” viene a mancare, è il momento giusto per recarsi dal veterinario e far vaccinare i cuccioli.
Certo le condizioni specifiche del territorio, le abitudini comportamentali dell’animale e l’esperienza del veterinario potranno suggerirvi soluzioni personalizzate ma esistono delle linee guide adatte a cani e gatti per gestire al meglio la loro salute. In linea generale ricordate di essere rigorosi nel ripresentarvi al richiamo nelle date fissate: vaccinare significa stimolare le difese immunitarie e non ci si possono permettere periodi nel quale lasciare il sistema immunitario “scoperto”.
I vaccini per il gatto
Ci siamo, il micio ha dai 50 ai 60 giorni ed è il momento adatto per la prima iniezione di vaccino, che andrà richiamata di norma una prima volta dopo 20 giorni e una seconda dopo 40. Attorno alle 11 settimane poi è opportuno un richiamo generale. Già, ma di che vaccinazioni stiamo parlando? Per i gatti è obbligatorio il vaccino trivalente, che li mette al riparo da Gastroenterite felina, Rinotracheite infettiva e Calcivirosi. Queste ultime portano a problemi respiratori che sono estremamente diffusi tra i gatti e che spesso tendono alle recidive, se non opportunamente curate.
Per tutti quei gatti abituati a girare fuori casa ed entrare spesso in contatto con altri animali è bene allargare lo spettro di protezione e vaccinare anche contro Leucemia felina (che si diffonde soprattutto attraverso il contatto con la saliva di un altro gatto infetto) e Clamidiosi (l’esordio della quale assomiglia a quello di una congiuntivite).
I vaccini per il cane
Per il cane esistono protocolli e regole di vaccinazione che variano a seconda del territorio. In linea di massima comunque le malattie contro le quali è bene vaccinare Fido sono:
- Parvovirosi, una grave malattia infettiva dell’apparato digerente che può portare a esito fatale anche nel giro di sole 24 ore;
- Cimurro, altra malattia grave che può portare a strascichi neurologici permanenti;
- Epatite, infezione del fegato della quale un cane, dopo esserne guarito, può diventare portatore;
- Leptospirosi, veicolata soprattutto attraverso l’urina dei roditori: può essere trasmessa all’uomo;
- Laringotracheite infettiva, detta anche la “tosse dei canili” è una malattia delle alte vie respiratorie. Il vaccino è consigliato soprattutto a cani che vivono con altri simili.
La diffusione della Rabbia
Un discorso a parte è da fare per la Rabbia che era del tutto estranea al nostro paese fino a qualche anno fa e che ora ha fatto la sua comparsa soprattutto nel Nord Italia. Il cane può contrarla se è libero di muoversi in aree frequentate da animali selvatici che ne sono affetti. Al momento solamente Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno reso obbligatoria questa vaccinazione, ma è sempre opportuno informarsi con il veterinario per monitorare l’evolversi di tale situazione.
Infine informatevi sempre sulle vaccinazioni necessarie per portare all’estero l’animale: alcuni Paesi richiedono obbligatoriamente il vaccino anti-rabbico. Portate sempre con voi il libretto specifico che contiene il dettaglio delle cure impartite al vostro piccolo amico: sarà il suo passaporto medico e vi permetterà subito di capire se Fido ha i requisiti per entrare in quel paese.
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