Spesso infatti, capita che ci sia una cattiva gestione del cane da parte del padrone, come nei casi in cui gli stessi padroni attribuiscono agli animali atteggiamenti propri dell'uomo o un ruolo sociale che non gli appartiene.
Quando non si riescono a comprendere i comportamenti dell'amico a quattro zampe ci si può rivolgere allo psicologo canino, l'unico problema è che spesso i padroni non si rendono conto di essere i primi responsabili delle abitudini sbagliate.
Il primo appuntamento con lo psicologo canino solitamente viene fissato nell'habitat naturale del cane, ovvero l'abitazione. Le prime sedute sono necessarie all'esperto per comprendere i rapporti tra la famiglia e l'animale, soprattutto osservando le azioni di routine quotidiana. Dopodiché si inizierà con la terapia in diverse sedute, se necessaria, proprio per migliorare il rapporto tra i due.
È importante che partecipino tutti i membri della famiglia in quanto, anche involontariamente, tutti partecipano alla sua educazione. È altrettanto fondamentale che i comportamenti del nucleo familiare siano omogenei tra loro, quindi che non si creino scompensi del tipo che il cane riconosce l'elemento buono e quello cattivo della famiglia.
Non dimenticatevi che ogni animale ha un suo carattere, a cui corrispondono pregi e difetti, che voi dovete accettare come tali e riconoscere per migliorare la vostra comunicazione e comprendere le sue esigenze.
Siamo noi umani a dover fare il primo passo verso i nostri compagni a quattro zampe per imparare il loro modo di esprimersi, ancora prima che loro imparino il nostro. C'è da considerare anche che esistono i false friend, ovvero dei modi di agire umani che vogliono dire una determinata cosa, ma che per i cani possono significare l'opposto e solo uno specialista canino riesce a tradurre in maniera vero-simile il loro linguaggio.
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