Un cane entra nelle nostre vite perché vogliamo dargli amore e perché sappiamo che saprà rendere la nostra vita più ricca e più felice. Ma non sempre è così, capita anche che arrivi in casa sulla scia dell'entusiasmo di un momento, perché rappresenta un dono speciale, o “perché ce l'hanno tutti”. Ci accorgiamo presto che, se da una parte un cane ci sa dare tanto, dall'altra ha bisogno di attenzioni e cure: così per qualcuno che non ha voglia o tempo di impegnarsi la soluzione definitiva è l'abbandono, soprattutto nel periodo estivo, quando la partenza per le vacanze pone in maniera ancora più dirompente il problema della presenza del cane.
Un animale in casa non vuol dire solo gioia e divertimento, ma significa avere la sensibilità necessaria per saper gestire tutte le situazioni che lo riguardano. Le ragioni che inducono i padroni ad abbandonare il proprio cane nascono a volte da un’impossibilità di prendersene cura (persone anziane o in difficoltà economiche, con un'improvvisa mancanza di spazio) che si rivolgono ad Enti e Associazioni per provvedere alla loro sistemazione; altre volte nasce dalla scomodità che il cane rappresenta, dall'egoismo umano e dall'inciviltà. Ma ci sono delle alternative per chi vuole andare in vacanza e allo stesso tempo occuparsi del proprio amico a 4 zampe. Conosci Vacanze Bestiali?
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Noi, per capire un po' di più sull'abbandono dei cani, abbiamo parlato con Marco Bravi, Presidente Consiglio Nazionale, Responsabile Comunicazione e Sviluppo iniziative di ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali:
L'abbandono dei cani: qual è l'entità del fenomeno ad oggi?
L’abbandono di cani in Italia, con l’introduzione del microchip e una maggiore attenzione preventiva da parte delle Amministrazioni comunali a cui la Legge delega il controllo, ha registrato fino al 2012 una flessione, quantomeno statistica. Infatti i dati (circa 100.000 cani abbandonati nel 2012 contro i 350.000 che si registravano 10 anni prima) dipendono dalle catture effettuate, un servizio obbligatorio per Legge non sempre ottemperato da Comuni inadempienti.
Qual è il contributo di Enpa alla lotta all’abbandono?
Nel 2013 sono arrivati nelle sole strutture ENPA circa 27.000 cani, oltre 7.000 gatti e 3.000 altri animali fra cui conigli, cavie, tartarughe e anche qualche esotico. Per la prevenzione hanno un importante ruolo le nostre 400 Guardie Zoofile sparse sul territorio nazionale, ma senza l’importante contributo d’attenzione dei Comuni (a cui la Legge demanda questa gestione) ovviamente non bastano.
Se troviamo un cane che chiaramente è stato abbandonato come ci dobbiamo comportare?
Il cane abbandonato è spaurito, spesso affamato. Avvicinarlo con qualcosa da mangiare è il metodo più sicuro, anche per metterlo in sicurezza allontanandolo dalla strada. È poi necessario chiamare subito il Comune di riferimento o in alternativa 112 o 113. Anche per il pericolo che l’animale vagante può generare l’intervento delle Autorità è obbligatorio e, in assenza, configura per le Amministrazioni il reato di omissione di atti d’ufficio.
Puoi davvero condividere con il tuo amico a quattro zampe i tuoi momenti di svago, ma se proprio preferisci lasciarlo a casa (cosa consigliata soprattutto per i gatti che fanno generalmente più fatica ai cambiamenti di spazio), chiedi a qualche tuo vicino di casa se può occuparsene o in alternativa, contatta strutture e associazioni che possano ospitarlo nel periodo della tua vacanza.
Siamo sicure che consideri Fido parte della tua famiglia! Con questi consigli sarai in grado di viaggiare meglio con loro e sapere cosa fare anche se avvisterai un animale abbandonato. Adesso sì che sono buone vacanze!
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