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Scuola materna: si diventa grandi!
Settembre significa scuola, ma anche... asilo. Il primo giorno di scuola materna, quello di solito celebrato con tanto di fotografia con zainetto e grembiulino, è l’inizio di una nuova avventura per il bambino, e anche per la mamma! Se non ha affrontato l’esperienza del nido questo diventa il primo vero distacco del piccolo dai genitori, che può rivelarsi emotivamente difficile da gestire da entrambe le parti. Le ansie della mamma di affidare il figlio a degli estranei si sommano a quelle del bimbo di sentirsi trascurato e abbandonato.
In questo luogo infatti sperimenterà la necessità di dividere le attenzioni di un adulto con altri coetanei e di non essere più al centro della scena, ma piuttosto parte di un gruppo, nel quale dovrà gradualmente integrarsi. Come in ogni situazione analoga della vita, il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale nell’inserimento del soggetto nel nuovo contesto: quindi nessuna meraviglia se i primi giorni si rivelano un tantino traumatici. Cerchiamo di capire quali possono essere le buone abitudini e i vari step di “avvicinamento” a questa tappa così importante della sua infanzia.
Un mese prima
Prendere confidenza con l’ambiente è fondamentale sia per il figlio che per i genitori. Quindi potete con largo anticipo, anche prima della pausa estiva, andare insieme al vostro bimbo presso la scuola materna per una sorta di “sopralluogo”. Visitate la scuola durante le lezioni in modo da dare al piccolo un’idea realistica di ciò che lo attende. Questa esperienza potrà creare anche un “ricordo” nel bimbo sul quale fare leva successivamente per invogliarlo a frequentare la scuola.
Conoscere le insegnanti infine si rivelerà molto utile, non solo per il bimbo ma anche per i genitori. Creare un rapporto di fiducia con il personale docente è fondamentale per affidargli senza remore il piccolo, mentre il bimbo, in caso di bisogno, si rivolgerà con più facilità alle insegnanti se avrà l’impressione di averle già incontrate.
Senza creare eccessive aspettative e dipingerlo come un luogo fatato sarà comunque utile raccontare al bambino come si svolgeranno le sue giornate. È bene che il piccolo sappia che cosa lo aspetta, che passerà del tempo con dei coetanei e che potrà dedicarsi a nuovi giochi. Se il bambino sarà “informato” avrà più strumenti per affrontare questa nuova esperienza.
Una settimana prima
La scuola materna accompagnerà tuo figlio nei prossimi tre anni: si tratta quindi di una nuova abitudine di vita che come tale va acquisita. Inizialmente sarà un piccolo stravolgimento nella routine del bambino, che è opportuno preparare per tempo. Cerca di evitare, proprio come faresti per te stessa con il rientro in ufficio, di far coincidere la fine delle vacanze con l’inizio della materna. Lo stacco tra un periodo di gioco “totale” e la nuova realtà potrebbe portare a difficoltà di adattamento.
Comincia una settimana prima circa a sincronizzare gli orologi di tuo figlio con quelli dell’asilo. Se necessario anticipa la messa a letto per assicurare al piccino le solite ore di riposo e sveglialo in modo che abbia tutto il tempo per prepararsi con calma alla sua giornata a scuola, senza dover abbandonare la casa in modo repentino.
Da brava mamma avrai sicuramente voglia di vestire il tuo bimbo al meglio per questa grande “occasione”. Potrete ad esempio scegliere insieme lo zainetto, ma fai attenzione a non esagerare, dal momento che non sta certo andando a una sfilata! Scegli vestiti comodi perché il bambino trascorrerà la maggior parte della giornata in giochi sfrenati con i suoi amici.
Il primo giorno
Il grande giorno è arrivato! Per prima cosa, anche se un po’ di preoccupazione è normale, cerca di non mostrarti ansiosa. Se ti vede in questo stato il bambino avvertirà una situazione di pericolo e farà fatica a rimanere da solo e tranquillo. Cerca di essere puntuale: questa non è soltanto una regola di buon comportamento, ma è fondamentale per l’inserimento di tuo figlio nel nuovo gruppo di compagni. Se arriva troppo tardi il bimbo potrebbe trovare dei gruppetti già formati e faticare a inserirsi, o ritrovarsi ad essere “l’ultimo” e quindi il più osservato di tutti.
Infine se dovesse succedere quello che tutte le mamme temono, ovvero che il bimbo inizia a piangere e non vuole fermarsi a scuola, dovrete comunque, anche se vi costerà fatica, dimostrarvi ferme. Dopo averlo salutato lasciate l’asilo senza tornare sui vostri passi o, peggio, nascondervi dietro a una finestra per controllare le sue reazioni. Se vi dovesse “scoprire” il distacco sarebbe ancora più lungo e faticoso! Dopo qualche minuto di pianto vostro figlio avrà già metabolizzato il distacco. Nel caso di “reali” difficoltà di adattamento saranno le insegnanti ad avvisarvi e a consigliarvi su come effettuare un inserimento graduale, nel quale sia necessaria una vostra maggiore presenza.
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