Innanzitutto bisogna precisare che non è prudente cominciare lo svezzamento prima del quarto mese perché l'apparato digerente del piccolo è ancora impreparato a ricevere cibo diverso dal latte. Le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano di prolungare l'allattamento al seno esclusivo almeno fino al 6° mese.
Quando si inizia lo svezzamento la reazione più temuta è quella del rifiuto. Se la pappa non vuole proprio saperne di andare giù bisogna però avere pazienza. Non bisogna insistere o forzare il bambino da subito, ma cercare di abituarlo gradualmente al passaggio, un piccolo ritardo nello svezzamento non comporta problemi, il piccolo recupererà in seguito.
Altro problema può insorgere nel momento in cui il bimbo rifiuta un determinato alimento, ad esempio carne o verdure. Anche in questo caso meglio agire con gradualità, la monotonia alimentare non deve preoccupare. Il processo che porta alla formazione del gusto è lungo e diverso per ogni bimbo, meglio quindi assecondare i suoi gusti ed insegnarli pian piano a scoprire tutti i sapori.
Come fare poi se il nostro bimbo è insaziabile? Certo un piccolo che mangia offre uno spettacolo rassicurante, ma bisogna fare attenzione a non caricare di emotività l'atto alimentare. Se ci si trova di fronte ad una tendenza al soprappeso bisogna intervenire, riducendo le porzioni, evitando i fuori pasto e dando molto spazio a frutta e verdura.
Condividi