Un neonato che non dorme crea sempre enormi disagi, sia fisici che psicologici, ma anche grande preoccupazione nei genitori, che spesso si sentono impreparati ad affrontare il problema. Se il disturbo va avanti da molto tempo, è opportuno consultare il proprio pediatra, per ascoltare il suo parere e scongiurare problemi di salute; se invece si tratta di episodi sporadici, ecco qualche consiglio pratico da poter seguire.
La prima buona regola generale, da tenere sempre a mente e ancora più valida se il bambino ha difficoltà ad addormentarsi, è dargli dei ritmi costanti, costruendo la giornata in modo regolare e cadenzato: la sveglia e le pappe sempre alla stessa ora, in modo da dare una regolarità alle attività quotidiane e rassicurare il piccolo con un ritmo sempre uguale ed equilibrato. Il ritmo biologico sonno-veglia è, infatti, uno dei fattori determinanti per la salute e la tranquillità del bambino.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’atmosfera che si crea al momento della nanna. Proprio come per gli adulti, un contesto caotico e troppo stimolante, o situazioni emotivamente importanti nel periodo immediatamente precedente all’ora di coricarsi, rischiano di far perdere il sonno o addirittura di incitare all’attività e al gioco.
Il consiglio, soprattutto in queste situazioni, è di rallentare gli stimoli in modo progressivo, preparando così il piccolo al riposo e alla tranquillità. Un’ora prima di farlo addormentare, inizia a spegnere le luci più forti presenti in casa e lascia solo piccole luci fioche, fai in modo che i colori presenti nella stanza siano tenui e freddi, come il celeste, il lilla o il verde, e abbassa il tono della voce. In questo modo il piccolo avrà la sensazione che tutti i componenti della famiglia si stiano preparando per andare a dormire e questo tenderà a tranquillizzarlo.
Un altro aspetto importante riguarda le figure che circondano il piccolo durante tutto l’arco della giornata: fai in modo di non avere troppe presenze costantemente in casa, perché potrebbero destabilizzare il bambino. A volte, la presenza di genitori, nonni, zii, baby-sitter e amici potrebbe innervosire il neonato: fai in modo che durante la giornata ci siano poche figure di riferimento e che siano al massimo tre, in modo da non disorientarlo.
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