SCUOLA ED EDUCAZIONE

Parolacce davanti ai bambini: si o no?

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Ti concedi qualche parolaccia anche davanti ai figli o le eviti del tutto? Ecco qualche opinione in merito per farsi un’idea, o per cambiarla!

Qualche tempo fa Kate Levkoff, una blogger americana, ha pubblicato sul sito Scary Mommy (che come dice il nome stesso si distingue per un approccio ironico al mestiere di mamma) un articolo che ha suscitato molto interesse. Il titolo era: 5 Reasons I Don’t Give An Eff About Swearing In Front Of My Kids (tradotto: 5 ragioni per cui non mi importa di dire parolacce davanti ai miei bambini). L’argomento, del resto, non lascia nessun adulto indifferente. E tu, ti sei mai chiesta cosa fosse meglio per l’educazione dei tuoi figli o nipoti?

L’autrice dell’articolo ha raccontato la sua storia e la soluzione al problema argomentandola in cinque punti

L’inizio della storia è molto diverso dalle conclusioni. Infatti, in un primo momento, insieme al suo compagno Kate aveva deciso di evitare il turpiloquio davanti ai bambini. Per questo, avevano istituito un “salvadanaio delle parolacce” da riempire con qualche centesimo ogni volta che uno dei due avesse trasgredito la regola del linguaggio inappropriato. Dopo un periodo, quando trattenersi diventava difficile e si rischiava di dilapidare il patrimonio (si fa per dire!), hanno deciso che, in quanto adulti, potevano almeno concedersi questa libertà. 

Via libera alle parolacce davanti ai bambini. Le ragioni? Eccole qua in cinque punti.

Perché da piccoli tutti ti insegnano come dovresti comportarti, ma da adulto almeno spereresti di aver acquisito qualche libertà in più (ragione 1).

Perché l’utilizzo da parte degli adulti non ne giustifica l’utilizzo da parte dei più piccoli, che non solo non possono dire le parolacce come te, ma non possono neanche attraversare da soli la strada, non possono guidare. Ovvero cose che tu fai abitualmente (ragione 2). 

E, poi, perché con i bambini si usa sempre un linguaggio infantile pieno di eufemismi che non premette di esprimersi come si dovrebbe in alcune occasioni (ragione 3). 

Ma soprattutto, perché i bambini con i loro pasticci a volte ti “strappano” le parolacce di bocca. Pensa al Lego infilzato nel tallone, o il calzino affondato nel water (ragione 4). 

E, infine, perché per loro, con tutto l’amore di mamma che hai in cuore, hai rinunciato a un sacco di cose. Quindi, almeno ti lascino la libertà di qualche parolaccia fuori posto (ragione 5).

Sembra che anche la scienza venga in soccorso di Kate e di altre mamme, zie e nonne che ogni tanto “sbottano” in presenza dei bambini. 

Per gli psicologi, dire parolacce ha un ruolo fondamentale nell’alleviare lo stress. Lo studio è stato pubblicato su Neuroreport e ha preso a campione degli studenti. Ad alcuni di loro, in una situazione di stress causata appositamente, è stata data la possibilità di dire qualche parolaccia, ad altri invece solo di cantare. Chi si è dato liberamente al turpiloquio ha percepito meno dolore ed è riuscito a resistere per più tempo. 

Tu che strategia hai deciso di mettere in campo in casa? Preferisci evitare che tuo figlio senta parolacce da te o pensi che in occasioni particolari si possa fare uno strappo alla regola?

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