NEONATO

Come lo chiamerò?

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Generalmente dopo il terzo mese di gravidanza l'ecografia ci fa conoscere il sesso del nascituro e dal quel momento in poi inizia la ricerca del nome.

Siamo più o meno tutti d'accordo sul fatto che un nome brutto o ridicolo può davvero danneggiare o ostacolare la vita del nostro piccolo.

Soprattutto i nomi che non si adattano bene con il cognome possono scatenare ilarità e future prese in giro dei compagni di classe (vedi ad esempio Clara BELLA o Bianca BERNI). Ma c'è anche chi crede che la scelta accurata del nome possa contribuire ad avere successo nella vita. A sostenere questa tesi è lo psicologo americano Albert Mehrabian che ha stilato una classifica, del tutto singolare, di nomi e l'ha confrontata con gli obbiettivi raggiunti.

Risultato? I nomi più tradizionali, come Giovanni, Andrea o Maria porterebbero più successo e fortuna ai figli. Del parere diametralmente opposto è invece Pamela Satran autrice di una singolare guida con più di 50.000 nomi per i futuri nascituri. Secondo la scrittrice il nome deve essere qualcosa di unico e originale. Dobbiamo però sempre tenere conto che i bambini potrebbero soffrire delle bizzarrie dei genitori nella scelta del nome.

Forse la cosa migliore è scegliere il nome del bambino di comune accordo con il proprio partner: il nome deciso deve piacere ad entrambi magari perché evoca il ricordo di una persona cara o perché si gli si assegna un significato personale ed intimo. In fin dei conti il nome deve essere l'espressione dell'amore dei genitori, e questo è quello che conta veramente.

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