NEONATO

Rooming in

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La pratica "Rooming in" è ormai una prassi ospedaliera ben consolidata e offre la possibilità a tutte le mamme di poter stare con il proprio bambino nella stessa stanza d'ospedale , durante la degenza. Un modo molto indicato per continuare l'unione tra mamma e bambino dei primi nove mesi di gravidanza.

Molti studi hanno confermato l'importanza del contatto prolungato tra madre e figli dopo il parto. Tale esperienza facilita l'allattamento al seno e rende le neomamme più fiduciose e tranquille quando ritornano a casa e devono accudire da sole il bambino.

Trascorrere le prime ore di vita a contatto con la mamma porta ottimi vantaggi all'adattamento fisiologico del neonato. Diminuiscono i pianti, visto che il bambino riceve meno stress rispetto alla permanenza nel nido e ne giova anche l'aspetto affettivo del rapporto madre-figlio.

Nonostante tutti gli aspetti positivi ci sono alcuni accorgimenti che vanno rispettati per non trasformare la "rooming in" in un'esperienza tutt'altro che positiva e serena. Primo fra tutti accertarsi della stessa volontà della mamma di avere subito il neonato nella stanza, infatti, non dovrebbe essere una pratica obbligatoria.

Inoltre, si dovrebbe avere la certezza della presenza di personale disponibile ed efficiente che arrivi ad ogni chiamata e sia sempre a disposizione delle neomamme e dei bambini per non lasciare entrambi soli e in preda di tutte le difficoltà che possono subentrare dopo il parto.

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