Esistono poche cose più dolorose di un parto, si tratta di un'esperienza molto intensa per ogni donna . Per alcune ore, la mamma si trova a confrontarsi con se stessa e con la propria capacità di resistere al dolore . In quei momenti la mediazione della mente e della razionalità cade, il dolore invade tutto l'essere. Un turbinio sensazioni in genere contraddistinte da paura, sofferenza, impotenza, solitudine, insicurezza, ansia.
Il momento più bello nella vita di ogni donna è anche il momento più difficile ed impegnativo, per questo molte culture, non ultima la nostra cultura scientifica, hanno da sempre cercato tecniche per alleviare le sofferenze del travaglio. Per calmare i dolori del parto si può ricorrere ad esempio ad alcune tecniche 'alternative' che non richiedono l'uso di farmaci, quali l'anestesia in agopuntura e all'ipnosi.
Scegliere la via 'naturale', decidere di affrontare il dolore viso aperto oppure sperimentare tutte le tecniche possibili per un parto indolore? Questa la scelta che molte donne si trovano di fronte. I sistemi farmacologici per raggiungere il parto indolore sono oggi sostanzialmente tre: analgesia epidurale, uso di oppiacei per via endovenosa e la respirazione di protossido d'azoto attraverso un sistema nasale.
L' epidurale è ormai universalmente riconosciuta come la miglior tecnica per il controllo del dolore durante il parto e scelta da un gran numero di mamme. Ma alcune donne vogliono partorire senza prendere farmaci e spesso si rivolgono alla medicina complementare e alternativa per avere un aiuto.
Il parto spaventa, si ha paura del dolore che non si conosce, che può divenire insopportabile nella sua intensità, nei suoi effetti. Le donne chi si apprestano ad affrontare questa prova spesso temono le reazioni incontrollabili di fronte al dolore. Urlare o non urlare quindi? Una scelta difficile che spetta ad ogni donna che decide di affrontare quella grande prova che è diventare mamma.
(Fonte: http://www.ilmiobaby.com)
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