Avere in casa un amico a quattro zampe è una gioia infinita, oltre che un'esperienza meravigliosa che riempie le nostre giornate di tante responsabilità ma anche di infinito amore. Attenzione però, se viviamo in condominio o abbiamo una villetta con giardino dove Fido scorrazza liberamente, l'educazione del nostro pet deve essere perfetta e da Lord inglese, onde evitare di dare fastidio al vicinato.
Purtroppo molti proprietari di cani sottovalutano l'aspetto "didattico" del rapporto animale-umano e permettono al proprio amico di prendere il sopravvento, pensando che essere permissivi con Fido sia la strada della sua felicità. In realtà la faccenda è molto più complicata di così, in quanto un cane non educato e deresponsabilizzato è molto spesso anche un cane isterico e agitato.
Accade spesso di trovarsi a fronteggiare una situazione piuttosto antipatica, al limite della lite, quando il cane del vicino abbaia spesso e in maniera continuativa, disturbando noi e gli altri abitanti del palazzo dove viviamo. Ragione che porta spesso gli amministratori a stilare un regolamento condominiale molto rigido, che arriva ad impedire di tenere animali.
Ovviamente la maggior parte dei condomini consente l'accesso ai pet, ma ciò non significa che le continue lamentele non possano far mettere all'ordine del giorno un cambio di regolamento che vieta il possesso dei cani. Questo potrebbe danneggiare la minoranza di condomini con Fido al seguito, anche se il proprio animale è tranquillo.
Per evitare quindi che il cane del vicino maleducato possa generare un problema serio, è necessario agire in maniera veloce. Innanzi tutto avvisiamo in maniera cordiale il proprietario del pet, facendogli capire che il suo amico abbaia spesso, disturbando la quiete. Problema che potrebbe nascere dalla solitudine, perché magari il papà o la mamma umani sono via e non sono neanche consapevoli della situazione.
Se sono a conoscenza del problema, invitiamoli a prendere provvedimenti, abituando il cane a stare da solo con i consigli di un educatore cinofilo. Questa situazione è molto frequente soprattutto quando si ha a che fare con i cuccioli, che difficilmente sanno stare da soli a lungo senza guaire o abbaiare per mostrare il proprio disagio.
Se invece il cane è adulto e/o abbaia anche in presenza della famiglia umana, il problema è diverso: o il pet si sente il capobranco e non riconosce l'autorità di chi gli fa la sgridata, oppure semplicemente non è mai stato redarguito quando si è messo ad abbaiare.
Nell'ultimo caso vale la pena avvisare i proprietari di fare un po' la voce grossa, per il bene del cane stesso, che senza regole vive emotivamente male. Nel primo caso consigliamo ancora una volta ai vicini di rivolgersi ad un educatore cinofilo, in grado di dare le giuste indicazioni e i giusti esercizi cane-padrone per arrivare ad una situazione più serena ed equilibrata, in casa e fuori.
Se il nostro amato vicino Anacleto proprio non vuole correre ai ripari, ricordiamoci sempre che l'abbaio dei cani oltre la soglia di "normale tollerabilità" può tradursi in una denuncia per disturbo della quiete pubblica. Forse con la minaccia di risarcimento dell'intero vicinato, il soggetto in questione potrebbe accettare di prendere provvedimenti, educando se stesso e il cane.
Condividi