Quando si adotta un cucciolo di cane è essenziale, ancora di più rispetto ad altre specie mammifere, provvedere alla sua cura completa, in cui rientra anche la sistemazione corretta di cuccia e ciotole, ma anche il provvedere alla sua salute psicologica, creando un ambiente sereno e stimolante.
Quando questo non accade si va incontro a problemi, perché il nuovo arrivato inizia ad attuare comportamenti che indicano disagio e malessere, rendendo difficile la convivenza con noi umani o comunque mettendoci nella condizione di fare i conti con situazioni poco felici.
Una circostanza che si può verificare è il cucciolo di cane che non mangia da solo, ma che invece richiede la nostra presenza fisica nella stanza dove abbiamo predisposto la sua area acqua e cibo. Questo può succedere per molte ragioni, che hanno l'insicurezza come denominatore comune.
Iniziamo col dire che il cane, soprattutto quando è cucciolo, ha la necessità di avere un punto di riferimento che gli dia tranquillità e sicurezza. Nei primi due mesi questo ruolo è assunto dalla mamma, ma dopo l'adozione spetta a noi assolverlo, facendo in modo di essere molto presenti nella quotidianità del piccolo amico.
Se gli diamo da mangiare e usciamo dalla stanza, magari chiudendo la porta alle nostre spalle, il cucciolo potrebbe associare il momento del pasto ad una situazione negativa, ossia la nostra assenza, o addirittura, nei casi peggiori, ad una vera e propria punizione.
Potrebbe anche essere che la sua area pappa sia sistemata in un luogo della casa che non concilia un pasto tranquillo. Rumori di fondo che lo spaventano, temperatura inadeguata, troppo calda o troppo fredda, eccessivi stimoli che lo distraggono (magari le ciotole sono messe vicino ad una porta finestra e il cane è distratto da quello che avviene all'esterno) sono condizioni negative, che influiscono sul piacere della pappa.
In ultimo potrebbe anche essere inappetenza dovuta a problemi di salute, ma in questo caso, anche in nostra presenza, il cucciolo non dovrebbe mostrarsi troppo interessato al cibo, leccandolo e mangiandolo controvoglia.
Tolto l'ultimo caso, per cui una visita dal vet è quello che serve per valutare il problema, negli altri è bene creare una condizione confortevole e piacevole associata al cibo. Nei primi periodi dall'adozione è anche bene assecondare la richiesta del cane di compagnia durante la pappa, lasciandogli il suo spazio (essenziale per non scatenare la competizione per il cibo), ma comunque facendogli percepire la nostra presenza.
Il cane è un animale da branco, quindi preferirà sempre mangiare in compagnia piuttosto che da solo. Tuttavia, quando sarà adulto, una volta quindi raggiunta una certa sicurezza nelle sue risorse e presa anche confidenza con l'ambiente circostante, sarà meno problematica anche la fase della pappa. Se dovesse ancora rifiutarsi di mangiare, è bene affidarsi ad un educatore o istruttore cinofilo per farsi aiutare a smorzare il disagio del nostro amico a quattro zampe.
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