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Il giardino è uno straordinario biglietto da visita e una parte integrante della casa, quasi un suo prolungamento, e chi ha la fortuna di possederne uno lo considera un irrinunciabile spazio vitale. Conoscendo le tecniche, alcune nozioni di base e avendo in casa gli attrezzi giusti, è possibile ottenere un giardino fai da te meravigliosamente rigoglioso. Vediamo insieme quali sono.
Giardino fai da te: l'importanza dell’ubicazione e dell’esposizione alla luce solare
Per prima cosa bisogna considerare molto attentamente il luogo dove realizzarlo, le piante con cui lo “arrederai”, infatti, saranno molto differenti a seconda se la tua casa si trova in campagna, in città, chiusa magari tra i palazzi, in zona alberata o su di un pendio. Questo perché le temperature minime, quelle massime, l’esposizione ai venti, la tendenza alla siccità o viceversa all’umidità del terreno e la composizione del terreno stesso sono variabili di cui tener conto per la scelta delle specie con cui andrai a realizzare il tuo giardino.
Un’altra discriminante importantissima è l’esposizione solare; alcune piante hanno bisogno di molte ore di insolazione per rendere al massimo durante il periodo di fioritura; un classico esempio è la rosa che fiorisce stentatamente o addirittura non fiorisce affatto se non gode di almeno cinque ore di sole al giorno. Di contro, esistono alcune specie che temono il sole e sono rigogliose solo all’ombra, come alcune varietà di begonie, la fucsia, il mughetto. La temperatura minima che si raggiunge in inverno nel luogo dove è ubicato il tuo giardino dovrà essere il tuo filo conduttore prima di scegliere una varietà di pianta. Se gli inverni sono rigidi, non ostinarti a scegliere specie di piante che temono il gelo. Informati sempre prima delle sue caratteristiche per non avere sconfortanti delusioni.
Un giardino bello in tutte le stagioni
Un altro aspetto che bisogna considerare prima di progettare un giardino fai da te è la cosiddetta quarta dimensione: il tempo. I giardini non sono effimeri e spesso alcuni alberi e arbusti impiegano anni per raggiungere la loro massima grandezza, quindi, nel progettare un giardino fai da te, devi assolutamente tenerne conto. In questo modo potrai lasciare lo spazio opportuno tra una pianta e l’altra. I giardini evolvono lentamente nel tempo, ma cambiano anche da stagione a stagione, e se desideri che il tuo, in inverno, non risulti spoglio e triste, dovrai alternare piante a foglia caduca a piante sempreverdi. Un esempio di sempreverde veramente splendido è la camelia. Con le sue foglie perenni, coriacee e lucide di un verde scuro intenso e con la sua fioritura invernale abbondante e disponibile in tantissimi colori, in base alla specie, la camelia è sicuramente tra gli arbusti che si prestano di più alla realizzazione di giardini che saranno bellissimi anche in inverni.
Un giardino sapientemente adornato con piante perenni alternate a stagionali o annuali sarà sempre vivo e lussureggiante, anche quando la bella stagione sarà uno sbiadito ricordo.
Giardino fai da te: regole base per un’aiuola da invidia
Per impiantare un’aiuola d’effetto, le piante perenni devono essere piantate in densi gruppi soprattutto se l’aiuola è bene in vista in mezzo ad un tappeto erboso o in mezzo ad una pavimentazione. Pensa all’effetto stupendo di un gruppo di tre ginepri Gold Coast in mezzo ad un prato di un verde intenso!
Per un’aiuola, invece, a ridosso di un muro è essenziale impiantare le piante più alte dietro, magari arbusti belli tutto l’anno, quelle più basse davanti a degradare, fino all’utilizzo di quelle basse e striscianti come la saponaria, le campanule, la lobelia, l’alisso, ecc. Nel progettare un’aiuola tieni conto anche dei colori delle varie fioriture, potrai così assicurarti un eccellente effetto cromatico. Ricorda che in genere il rosso si intona con il rosa e l’azzurro; il giallo con l’arancio, l’azzurro, il rosa, il viola. Il bianco con tutti i colori. Se poi vuoi ottenere un contrasto netto tra due colori dominanti, allora puoi optare per una zona cuscinetto frapponendo fra i due una striscia di un colore che armonizzi con entrambi, ad esempio tra un rosso e un viola frapponi fiori bianchi.
Il ph del terreno
Oltre alla dimensione finale delle piante, alla loro affinità con il sole, ai loro colori, e alla specie (sempre verde, caduca, annuale, perenne o stagionale), l’altro elemento fondamentale per avere un risultato di cui andare orgogliosi è senza dubbio conoscere le esigenze delle piante che andremo a mettere a dimora. Esistono, infatti, piante acidofile, che hanno cioè bisogno di un terreno acido (ph meno di 6,5), come le camelie, rododendri, azalee, ortensie. Ci sono poi piante calcicole, che invece hanno bisogno di terreno calcareo (ph maggiore di 7) come la peonia, l’oleandro, il bosso, la mimosa l’olivo ecc. Pertanto, prima di mettere a dimora le tue piante dovrai conoscere la natura del terreno che hai a disposizione. Per farlo, senza dover ricorrere all’analisi di laboratorio, potrai avvalerti della cartina tornasole. Sciogli un poco di terra in un poco di acqua distillata e immergi la cartina tornasole. Esistono inoltre dei kit per la misurazione del ph, che puoi comprare presso negozi specializzati.
Se il terreno sarà calcareo o anche neutro, prima di piantarci le piante acidofile dovrai assolutamente ammendarlo, dovrai cioè aggiungere al terreno dei sali per renderlo acido; a questo scopo è utile il solfato di ferro o un concime a base di ammoniaca. Per effettuare l’acidificazione del terreno esistono anche dei rimedi naturali come la concimazione con lupini macinati e la pacciamatura (copertura della base della pianta) da effettuare con un composto di foglie di quercia o segatura di abete. Ricorda, però che questi sistemi sono molto più lenti. A una pianta acidofila, un ph basico produce la clorosi ferrica, un’alterazione che induce un ingiallimento molto marcato delle foglie, una stentata crescita, una fioritura deludente. Nel caso in cui hai necessità invece di alcalinizzare un terreno acido o neutro (ph 7) dovrai aggiungere del carbonato di calcio. Le quantità variano a seconda se il terreno è sabbioso o torboso.
Esempio di quantità rispetto alla natura del terreno:
120 grammi per un metro quadro di terreno sabbioso,
240 grammi per un metro quadro di terreno moderatamente argilloso,
360 grammi per un metro quadro di terreno completamente argilloso,
750 grammi per un metro quadro di terreno torboso.
La concimazione del terreno del giardino
Il fluire del tempo e il susseguirsi delle stagioni scandiscono le varie operazioni da eseguire nel tuo giardino fai da te. Dovrai, infatti, calendarizzare tutti i vari interventi, perché sono veramente pochi i periodi in cui potrai non curarti del tuo spazio verde. In primavera ci sarà da concimare sia il prato, sia le piante. I concimi, sia naturali che chimici, hanno come base tre macroelementi: l’azoto, il fosforo, il potassio e un gran numero di microelementi come il ferro il boro, il manganese, il magnesio, calcio, cloro, zinco, zolfo,rame ed altri. Questi non hanno un’importanza vitale per la pianta, ma sono coinvolti nel metabolismo vegetale, quindi indispensabili per la loro salute. Fai, quindi, attenzione che nel concime che ti propongono di comprare ci siano anche i microelementi.
Ma a secondo della stagione, bisogna usare concimi con diverse concentrazione di macroelementi. In primavera per esempio, quando la vegetazione si risveglia dal torpore invernale, per averla rigogliosa ed una fioritura invidiabile, c’è bisogno di un concime più ricco di azoto e con una concentrazione più bassa di potassio e fosforo. Alla fine dell’estate invece, quando le pianto si preparano ad affrontare l’inverno e c’è bisogno quindi di radici forti e robuste, dovrai fornire più potassio e fosforo, e meno azoto.
Prevenzione contro le malattie crittogamiche
Un altro intervento necessario è sicuramente la prevenzione di alcune tra le più diffuse malattie crittogamiche a cui vanno incontro moltissime specie. A questo proposito è consigliabile, all’inizio della primavera da ripetere ogni quindici giorni, irrorare le piante con una soluzione a base di rame. Il rame è un ottimo disinfettante e previene le più comuni malattie crittogamiche. Esistono in commercio delle soluzioni concentrate da diluire in acqua e spruzzare sulle piante tramite una pompa a mano. Di solito questo trattamento è abbastanza efficace, ma se non dovesse bastare e noti che le piante si ammalano lo stesso, dovrai rivolgerti a un rivenditore competente. Magari porta con te qualche foglia malata per individuare con esattezza il tipo di fungo da cui è stata attaccata la pianta. Le malattie crittogame sono svariate: esiste la peronospora, la ticchiolatura, la ruggine delle piante, muffa grigia, ecc. e per ogni malattia esiste una sostanza antagonista specifica.
La potatura
Per le potature degli arbusti e degli alberi ricordati che bisogna intervenire quasi sempre quando la pianta è a riposo. Una potatura troppo anticipata potrebbe spingere la pianta a formare delle nuove gemme che immancabilmente verrebbero poi gelate dai rigori dell’incipiente inverno. Anche con una potatura troppo tardiva, quando la pianta ha già ripreso la vegetazione, potresti eliminare le gemme già prodotte dalla pianta con il risultato di una crescita meno rigogliosa. Vi sono poi alcune piante come la Callistemon (la pianta con gli spazzolini rossi) che hanno bisogno della potatura alla fine della fioritura il che avviene in autunno. Altre piante, invece, fioriscono sui rami vecchi che bisognerà quindi identificare ed evitare di tagliarli per non rischiare una fioritura misera l’anno seguente. Un esempio classico di questo tipo di piante è l’ortensia. Quindi prima di procedere alla potatura accertati delle caratteristiche della pianta. Tieni presente, comunque, che è preferibile potare a fine inverno gli arbusti che fioriscono in tarda estate e in autunno. Le piante che perdono le foglie è meglio potarle nel tardo autunno, inizio inverno.
Quelle sempreverdi vanno potate all’inizio della primavera, una volta scongiurata la possibilità di gelate, ma prima dell’emissione dei getti nuovi. Il taglio deve essere effettuato con un attrezzo affilato e preciso per evitare slabbrature. Devi recidere il ramo non troppo lontano dalla prima gemma utile, in caso contrario il sovrastante pezzo rimasto potrebbe seccare. Se le gemme sono disposte in maniera alternata, è meglio recidere in maniera obliqua per consentire all’acqua di scorrere via. Se le gemme sono disposte una di fronte all’altra, allora recidi in maniera orizzontale senza danneggiarle. Quando si effettua un trapianto, oltre a ridimensionare la chioma dell’arbusto è necessario ridimensionare anche le radici. Per potare un grande albero rivolgersi a personale qualificato, uno squilibrio di chioma potrebbe comprometterne la stabilità.
Gli attrezzi indispensabili per un giardino fai da te
Nel ripostiglio del giardiniere fai da te non dovrà mai mancare una zappa per smuovere il terreno intorno alle piante ed estirpare le erbe infestanti che, oltre a disturbare l’occhio, sottrarrebbero nutrimento alle piante. Una vanga, che ti servirà per praticare una buca abbastanza profonda nel momento in cui dovrai mettere a dimora un arbusto o un albero o quando devi spostare una pianta piuttosto grande. Un rasa erba per tagliare il prato, un tagliasiepi per potare gli arbusti, un tronca rami per la potatura dei rami più grossi, una tronchese per la potatura dei rami più piccoli, dei contenitori in plastica (bigonci) abbastanza capienti per trasportare in discarica tutto il materiale di risulta. Un rastrello per rastrellare le foglie cadute e radunare il materiale di risulta. Un tagliabordi elettrico per tagliare l’erba negli angoli dove il rasa erba non può arrivare. Una paletta che ti servirà per svasare e rinvasare una pianta. Una pompa per il verderame. Non si può nascondere che stare dietro ad un giardino è abbastanza faticoso, ma le soddisfazioni che ne avrai ripagheranno ampiamente il tuo impegno. I suoi colori, i suoi profumi e la sua allegria ti restituiranno tutto l’amore che avrai per lui.
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