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Ciliegio, bellezza e caducità
I fiori di ciliegio rappresentano, per il popolo giapponese, l’avvio della stagione primaverile che sboccia e che si manifesta per le strade e nei giardini con un esplodere di petali profumati che, mossi dal vento, ricordano i fiocchi di neve, ma che, illuminati dal fresco sole della bella stagione, manifestano le loro bellissime sfumature dorate.
Ogni anno, nei primi giorni di primavera, i giapponesi si riversano nei parchi delle loro città per ammirare i bellissimi fiori di questo albero, chiamati sakura, simbolo di fragilità, ma anche di bellezza dell’esistenza. Pur non essendo un albero così comune, come nel Paese del Sol Levante, il suo significato è il medesimo anche da noi e i giardini che posseggono un ciliegio, normalmente, sono i più belli in primavera. I rami fioriti di ciliegio, poi, sono splendidi se recisi e utilizzati come elemento decorativo in casa, infilati nei vasi.
Caratteristiche della pianta
Il ciliegio ha dimensioni solitamente maestose e il suo legno rossiccio è comunemente utilizzato in ebanisteria e nell’artigianato del legno, per rifiniture, parquet e mobilia. Piantato in autunno, i suoi fiori bianchi, riuniti in mazzetti anche di 6, compaiono prima delle foglie e spuntano proprio agli arbori della primavera, nei primi giorni di aprile, per cadere solo qualche giorno più tardi, mal sopportando l’eccessivo calore della stagione che avanza.
I frutti del ciliegio si raccolgono, invece, solo a giugno, all’inizio dell’estate, e vanno raccolte mature direttamente sulla pianta, ma non si conservano allo stato fresco se non per pochi giorni. Tradizione vuole che la scadenza per gustare le ciliegie sia il 24 giugno, giorno di San Giovanni, ed è questo il motivo per cui i bachi che si trovano nei frutti maturi vengono detti “giovannini”. Le ciliegie, da non confondere con le amarene o ciliegie acide, sono ideali per la trasformazione in confetture, ma anche candite o sotto spirito, per la loro consumazione durante tutto l’anno.
Un bonsai di fiori
Che tu sia un’esperta nell’arte del bonsai o meno, e pur non avendo a disposizione lo spazio necessario per coltivare un ciliegio nel tuo giardino, soprattutto se non ne possiedi uno, quest’arte ti viene in soccorso e ti permette di custodire preziosamente un ciliegio in miniatura direttamente sul terrazzo.
Procurati un vaso di 30-40 cm; del concime; un buon substrato di scorza di pino; pozzolana e Akadama, una terra argillosa e drenante.
Procedimento:
1) Inizia lavorando un ciliegio da fiore quando iniziano a cadere i suoi fiori;
2) Parti dalle radici ripulendole dalla terra e accorciandole della metà. Osserva con attenzione il tronco e pota la corona di rami, il tutto entro luglio, quando si formano i boccioli e non dovrai più intervenire.
Gli interventi:
ogni stagione richiede interventi mirati e ben precisi.
In primavera è necessario tagliare i rami e legare i rami per dare forma e movimento. D’estate, la stagione in cui l’arbusto soffre maggiormente, è bene bagnare regolarmente con un getto delicato.
L’autunno è la stagione del rinvaso, operazione da ripetere per circa 5-7 anni.
Anche se il ciliegio ama particolarmente il freddo, d’inverno non puoi fare a meno di interrare il vaso o, comunque, di proteggerlo molto bene.
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