La Giordania è una splendida terra ricca di luoghi da scoprire. Moltissimi i film ambientati in zone indimenticabili del paese, così come una delle tappe dell'ultima edizione del programma televisivo Pechino Express condotto da Costantino della Gherardesca. Quando andare in Giordania per trovare il clima migliore? Se stai programmando un viaggio per scoprire la città di Petra, attraversare le gole del Siq, scoprire come si galleggia nel mar Morto, ammirare deserti e oasi, allora meglio trovare qualche consiglio utile per visitare questi posti e godere dei migliori spettacoli possibili.
Il clima in Giordania è solitamente temperato arido. Gli inverni sono rigidi e umidi, soprattutto sulle zone montuose del paese. Le estati, invece, sono molto calde e anche molto secche. A sud ovest il clima è arido e tendente alla siccità, con forti sbalzi di temperatura dalla notte al giorno che potrebbero rendere le tue vacanze un po' più complicate, soprattutto se non sei preparato all'escursione termica presente. Il clima può essere anche molto diverso nelle aree della Giordania, in particolare nella valle del Giordano e nella zona meridionale dove le montagne superano anche i 1800 metri.
I periodi migliori per visitare la Giordania sono la primavera e l'autunno, quando le temperature sono più miti e sopportabili e le precipitazioni, che comunque non sono mai abbandonanti durante l'anno, non danno preoccupazioni. Tra aprile e maggio e tra settembre e ottobre è il periodo ideale per organizzare una vacanza in cui non c'è troppa umidità, il termometro non sale troppo, le piogge non interferiscono con la tua voglia di scoprire tutte le bellezze che la Giordania ha da offrirti.
Primavera e autunno sono anche le stagioni migliori per poter scoprire la bellissima Petra, la Città Rosa, riscoperta solo agli inizi dell'Ottocento e oggi meta di turismo molto battuta. Meglio non andare a Peta in inverno, quando le temperature sono tra i 5 e i 15 gradi, mentre nel resto dell'anno solitamente non scendono sotto i 13 gradi e non salgono oltre i 34.
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