Nato in occasione della festa patronale la gara prevede 3 contese a cui partecipano nove cavalli e poi la corsa finale. Al vincitore il Palio naturalmente, ma ci sono premi anche per gli altri classificati: al secondo spetta una borsa piena di monete d’argento, al terzo una coppia di speroni.
È previsto anche un trofeo per l’ultimo classificato, ma più di un premio si tratta di una vera e propria beffa: infatti l’ultimo classificato riceve l’inchioda, ossia un’acciuga in segno di dileggio.
Fin dal mattino l’attività per le strade di Asti è frenetica: si comincia con la benedizione dei cavalli e dei fantini, per poi passare all’esibizione degli sbandieratori.
I concorrenti procedono poi all’iscrizione alla gara, e poi allo spettatore è offerto il magnifico spettacolo della sfilata in costume del corteo storico che attraversa le vie della città.
Un corteo composto da oltre milleduecento figuranti, tutti in costumi medioevali e che rappresenta uno spettacolo nello spettacolo.
Il corteo è aperto dalla contrada vincitrice dell’ultimo palio disputato, seguita in ordine dalle altre contrade in base all’ordine di classifica.
Infine prende il via il Palio vero e proprio, dove i cavalieri montano i cavalli a pelo, ossia senza sella. Terminata la gara, è nuovamente la volta degli sbandieratori, che precedono la cerimonia di assegnazione del Palio, dopo il quale ci saranno le celebrazioni per i vincitori.
Uno spettacolo, quello del Palio di Asti che ogni anno richiama nella città piemontese oltre diecimila spettatori, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dall’estero.
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