La conosciamo come erba pimpinella, ma in effetti il suo nome botanico è Pimpinella anisum, anche nota come anice comune o anice verde. Questa erba, molto diffusa nel bacino del Mediterraneo, come anche in Asia e Nord Africa, è nota sin dai tempi antichi per le sue proprietà organolettiche, che l’hanno resa ingrediente di molti liquori, ma anche per quelle salutistiche.
Il termine anisum deriva dal greco e significa diverso, in quanto l’erba pimpinella appare molto simile, esteticamente parlando, alla cicuta. Ma se quest’ultima è tristemente famosa per il suo veleno, altamente tossico, la pimpinella vanta invece molti giudizi positivi che derivano dalle sue proprietà benefiche e amiche della salute.
Tanto per cominciare i suoi semi, al pari di quelli del finocchio, hanno potere digestivo e carminativo, motivo per cui vengono spesso impiegati in preparazioni per ridurre meteorismo e gas intestinali, ma anche per rendere più veloce la digestione. In inverno la pimpinella è anche un valido rimedio naturale per liberare le vie respiratorie e agire come espettorante.
In questo caso l’assunzione è per via interna, sotto forma di tisane calde o tinture madri, o anche per via esterna, usando l’olio essenziale per bagni balsamici e fumigazioni. In realtà i rimedi topici a base di pimpinella vengono usati anche per la salute della pelle, sfruttando le sue qualità antibatteriche, ma soprattutto per l’igiene del cavo orale.
Gli oli essenziali di anice verde sono infatti ingrediente di molti dentifrici e collutori, proprio grazie alle proprietà disinfettanti riconosciute a quest’erba officinale. In ultimo, proprio come il finocchio, questa pianta vanta anche virtù galattagoghe, motivo per cui spesso viene suggerita l’assunzione di prodotti che la contengono alle neomamme che vogliono implementare la loro produzione di latte. Le parti della pianta più usate sono i semi, ma anche le foglie essiccate.
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