Si chiamano genitori FAFO e sono una nuova tendenza tra le mamme e i papà di ragazzi della Generazione Z. Si raccontano spesso sui social e vengono "studiati" dagli esperti. I tipi di genitorialità sono davvero tantissimi: ogni famiglia sceglie le strategie educative migliori da adottare. Ci sono i genitori zucchero filato che non sanno mai dire di no, quelli elicottero che li proteggono dall'alto, quelli troppo autoritari e quelli troppo protettivi. E poi ci sono loro: chi sono i genitori FAFO?
La prima volta che l'acronimo FAFO è apparso era il 2022: in un tweet di Kanye West è comparso questo nome. Il termine potrebbe essere nato dallo slang afroamericano, per indicare la tendenza di chi lascia che le cose accadano, senza intervenire e aspettando quello che succede. Applicata al metodo genitoriale, questa affermazione indicherebbe la scelta di alcuni genitori di lasciare i propri figli liberi di sbagliare e di imparare dai propri errori.
Si tratterebbe dell'approccio dei genitori ultracinquantenni, che hanno cresciuto i ragazzi della Generazione Z. Anzi, che non li hanno cresciuti, perché a detta dei loro figli avrebbero fatto tutto da soli, non avendo avuto mamme e papà nel ruolo di guide, ma solo in quello di amici o compagni di gioco. Secondo chi appoggia questo modus operandi, agendo così i genitori permettono ai figli di avere maggiore indipendenza ed essere più responsabili delle proprie azioni, stimolando la capacità di problem solving e la resilienza.
Prima di diventare genitori FAFO, però, bisognerebbe capire se i bambini e i ragazzi hanno capito che ogni loro azione può avere una conseguenza. Perché il rischio, soprattutto con i più piccoli, è che inizino a sperimentare insicurezza, frustrazione, ansia, scarsa autostima non riuscendo ad affrontare i compiti che la vita pone loro davanti, senza che siano supportati da una guida che sappia aiutarli.
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