In Italia la scuola inizia sempre a settembre, con un calendario diverso da regione a regione. C'è chi comincia prima, intorno al 5-6 settembre e chi aspetta anche dopo il 15 per ritornare sui banchi di scuola. Sono 200 i giorni di lezione, che portano, dunque, gli studenti a finire entro i primissimi giorni di giugno. Oggi c'è chi vorrebbe spostare l'inizio della scuola al mese di ottobre: quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa possibile scelta?
Poco tempo fa, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha lanciato la proposta di posticipare l'inizio delle lezioni. La decisione deriverebbe dalla volontà di allungare la stagione turistica, soprattutto quella culturale, permettendo a ragazzi e famiglie di andare in vacanza a settembre e di riscoprire anche il bel paese. Per gli studenti sarebbe un prolungamento del tempo da trascorrere a casa, che potrebbe comportare, però, anche una riduzione del monte ore annuale scolastico: oggi siamo a 200 ore come in Danimarca, ma altri Stati europei ne hanno di meno. Perché non uniformarsi?
Posticipare l'inizio delle scuole, inoltre, verrebbe incontro alle esigenze "climatiche" degli edifici scolastici, spesso troppo bollenti a settembre come a giugno. A ottobre le temperature sono più basse, all'esterno e all'interno e si ovvierebbe alle problematiche del cambiamento climatico che spesso porta i nostri figli a dover studiare per ore in aule troppo calde.
Non mancano, però, voci contrarie alla proposta. C'è chi sottolinea che così le vacanze estive dei ragazzi sarebbero troppo lunghe e sappiamo bene quanto le famiglie siano in difficoltà in estate con i bambini, soprattutto più piccoli, a casa. I genitori non hanno le ferie, se non per un paio di settimane. Posticipare l'ingresso a scuola comporterebbe ulteriori problemi per pagare e ingaggiare persone che si possano occupare di loro. Inoltre, in Italia la maggior parte delle aziende chiude ad agosto e questo è l'unico periodo che le famiglie hanno a disposizione per partire. Si vanificherebbe, così, la volontà di investire nel turismo culturale a settembre.
Andrebbe anche rivisto tutto il calendario scolastico, per poter garantire di seguire le lezioni e portare a termine programmi e progetti scolastici. Risolvere il problema del caldo nelle aule, infine, sarebbe più semplice ricorrendo a impianti di climatizzazione e investendo nella ristrutturazione di scuole ormai desuete.
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