Sappiamo che esiste un galateo per ogni cosa. Esistono, cioè, regole di comportamento e di bon ton che dovremmo seguire quando siamo in mezzo agli altri. Ebbene sì, ci sono anche delle regole per il galateo dello starnuto, così come sappiamo esserci delle norme igieniche da conoscere per evitare di diffondere le goccioline impregnate dei nostri virus. I due gruppi di consigli, l'uno del galateo e l'altro dell'igiene, coincideranno?
Secondo quanto stabilito dal galateo, non è mai educato rispondere con il classico "Salute", quando qualcuno vicino a noi starnutisce. A chi scappa uno starnuto in pubblico, infatti, il bon ton suggerisce di chiedere scusa per l'accaduto. Mentre chi è accanto a lui deve semplicemente far finta di non aver sentito nulla. Quindi non possiamo dirgli "Salute", perché faremo capire di aver sentito forte e chiaro il rumore fatto. L'usanza di questa affermazione sarebbe di origine romana. Lo starnuto era considerato sintomo di gravi malattie, quindi si augurava la salute a chi starnutiva. Secondo il galateo, invece, sarebbe solo un modo per rendere ancora più evidente un gesto involontario che dovrebbe passare inosservato e non ascoltato.
Inoltre, come prevedono anche le norme igieniche, sarebbe bene cercare di attutire suono ed esplosione di goccioline verso le persone che ci stanno vicine, semplicemente usando un fazzoletto. Con la pandemia da Covid-19, inoltre, abbiamo imparato che è più sicuro starnutire nell'incavo del braccio, in assenza di fazzoletti, e non sulla mano. Quest'ultima, infatti, potrebbe diventare così un veloce veicolo di germi e virus. Se un tempo si era soliti usare fazzoletti di stoffa, gli esperti in epidemiologia lo sconsigliano. Sicuramente è più elegante ed ecologico, perché, dopo il lavaggio accurato, possiamo usarlo mille volte. Conservarlo in tasca o in borsa, però, potrebbe veicolare maggiormente i germi responsabili del raffreddore. In questo caso meglio i fazzoletti usa e getta.
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