Ormai lo sanno anche i muri. A tavola non si dice mai buon appetito per augurare un buon pasto ai commensali che sono al nostro tavolo o al tavolo accanto a noi al ristorante. Il Galateo lo vieta tassativamente, dal momento che non è una cosa educata da dire. Secondo il Galateo, però, cosa si deve dire al posto di "Buon appetito", per cercare di essere gentili ed educati prima di iniziare a consumare un pasto?
Buon appetito a tavola non si dice per vari motivi. Innanzitutto, non lo si fa per non concentrare troppo l'attenzione sull'atto di mangiare e sul cibo, così da focalizzarsi sulla convivialità a tavola. Inoltre, c'è chi suggerisce che con questo augurio si invitano gli altri commensali ad abbuffarsi. Ci sono però anche due ragioni storiche che impediscono di usare questo "augurio":
- secondo la tradizione, fu Carlo Magno a usare per primo questa espressione in occasione dei banchetti che organizzava per la servitù: ma in tal caso era un avvertimento, perché quel pasto consumato poteva essere l'ultimo per lungo tempo, chissà quando sarebbe ricapitato...
- un'altra storia ci porta, invece, alla corte di Luigi XVI: gli chef erano soliti dirlo agli ospiti per invitarli a finire tutto quello che avevano preparato per i banchetti e portato in tavola, altrimenti il Re di Francia si sarebbe offeso
Abbiamo capito che "Buon appetito" non si può dire, perché il Galateo a tavola lo vieta. Ma cosa possiamo dire al posto di questa espressione? Possiamo semplicemente dire "Buon pranzo" o "Buona cena", rimanendo sul generico, anche se gli esperti consigliano di evitare, perché si potrebbe cadere di nuovo nella trappola di concentrarsi sul cibo e non sulle conversazioni. Si può però iniziare con un brindisi augurale, senza Cin Cin, perché questa è un'altra delle frasi da non dire secondo il Galateo moderno.
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