In provincia di Latina, poco lontano da Roma si trova uno dei più bei giardini botanici del mondo, il Giardino di Ninfa vasto ben 8 ettari, che dall'ingresso ci accoglie fin da subito in un abbraccio verde e rigoglioso. Dopo il periodo di lockdown in cui è rimasto chiuso, da settembre scorso ha riaperto i battenti in maniera regolare. Ma come e quando visitarlo?
La meraviglia, raggiungibile solo con mezzi propri, sorge sugli antichi ruderi della città di Ninfa. La zona è ricca di una miriade sterminata di piante, fiori diversi e rari, giganteschi alberi secolari e arbusti magnifici (oltre 1300 tipi di specie vegetali). E' attraversata dai fiiume Ninfa che rinfresca con le sue acque e bagna i grandi alberi e fiori profumati. Le acque ospitano numerose piante sul fondale e altrettante specie animali che emergono e sono visibili grazie all’acqua cristallina. Accanto al fiume, nel corso della passeggiata, ruscelletti e laghetti regnano incontrastati e fanno da specchio alla natura incontaminata.
Ricca di cultura, la città di Ninfa, un tempo sorgeva sotto il Castello Caetani di Sermoneta. La struttura del giardino che ricalca l’antica città medievale è un'oasi ideata e realizzata dalla famiglia Caetani.
Si organizzano visite guidate anche in lingua inglese. Ma bisogna prenotarle, e acquistare i biglietti unicamente online.
All’interno ci sono i collaboratori della Fondazione Caetani che risponderanno ad ogni quesito di grandi e piccoli ospiti.
All’entrata, i visitatori potranno avere una guida arricchita da cenni di storia sul giardino, per seguire il percorso liberamente.
Le visite sono garantite anche in caso di pioggia. Al prezzo del biglietto di 15 euro sarà aggiunta un diritto di prevendita di 0,75 euro. Per i bambini al di sotto dei 12 anni accompagnati da almeno un genitore l'entrata è gratis, per le persone con disabilità il prezzo è 8 euro, e per i soci FAI o con Lazio YouthCard, 12 euro.
Qui troviamo le prossime date disponibili
Non resta che prendere nota ed andare ad ossigenarsi in questo angolo di Paradiso ai piedi dei Monti Lepini.
Condividi