La prima elementare forse è una delle classi più complicate. Come mai? Il bambino deve incominciare a leggere e scrivere e non è un passaggio così automatico e semplice. Negli ultimi anni quello che sta trionfando nelle scuole è il metodo sillabico. In che cosa consiste?
Il metodo sillabico
Il metodo sillabico, sviluppato dai pedagoghi Federico Gedike e Samiel Heinicke, si basa sulle sillabe, proprio come si può intuire dal nome. Il bambino dunque impara prima le vocali, poi le consonanti e ad associare alle singole sillabe i relativi suoi. La maggior parte dei bambini in età prescolare sa già sillabare, anche se non è consapevole del meccanismo.
Il passaggio che avviene in prima elementare è proprio quello di comprendere la struttura della sillaba e imparare ad associarle tra loro per formare le parole. È dunque un’evoluzione del metodo fonetico. Ovviamente si tratta di un lavoro progressivo, che dovrebbe avanzare secondo livelli. Quindi prima si affrontano le sillabe con due lettere (vocale + consonante), poi si lavorano le sillabe con ordine inverso (per fare un esempio al-el-il-ol-ul). Successivamente i bambini dovranno imparare le sillabe con tre lettere (che possono essere una consonante e due vocali o due consonanti e una vocali). I suoni, in questo caso, saranno un po’ diversi.
Lavorare così permetterà ai bimbi di scoprire che la pronuncia della stessa consonante può cambiare a seconda della combinazione con le vocali e diventerà quasi automatico apprende dittonghi e i trittonghi. E metterli insieme, sarà come un gioco. Vedrai che leggere sarà un meccanismo naturale.
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