Sedurre un uomo con una lingerie indovinata è cosa molto più semplice a farsi che a dirsi. A lui basta uno sguardo al nostro ultimo completino per sognare di sfilarcelo alla svelta. A noi serve molto di più per scegliere quello giusto. Dobbiamo sentirci a nostro agio, sexy e provocanti senza quella sensazione di imbarazzo che proviamo quando 'osiamo' troppo.
Baby doll, guepière e bustier. Lo stile non tramonta mai. Per fortuna i vecchi film ci vengono in aiuto. La prossima volta che vorrete far impazzire il vostro uomo, prima di fare il giro tra i camerini, riguardatevi vecchi film degli anni '50 e '60, magari insieme a lui, per studiarne le reazioni davanti alle scene "piccanti". Troverete delle belle sorprese e idee provocanti per sedurre un uomo.
VIA COL BUSTIER
Il bustier, erede degli antichi corsetti, che assottiglia il busto, esalta il decolletè ed usa tessuti leggeri, è forse il capo più sexy delle stagioni cinematografiche. Comparso all'inizio del XIX secolo, è diventato un elemento da esibire a partire dagli anni '80 anche grazie alle trasposizioni cinematografiche. Celebrato al cinema da Gina Lollobrigida in "La donna più bella del mondo", da Kim Basinger in "LA Confidential".
I nuovi modelli si portano quasi sempre senza spalline, sono per lo più scollati con allacciature sulla schiena, e hanno le coppe preformate. Anche le star della canzone come Lady Gaga, Rihanna e Shakira ne hanno tratto ispirazione esibendolo in concerti e video. Indossato come top, sotto le giacche e le camice trasparenti, sopra maglie se si vogliono evidenziare fianchi, vita e decolletè, questo capo, prezioso ed impeccabile, è un must per le nuove dive.
Le citazioni più cult rimangono quelle di Rossella O'Hara in "Via col vento", quando trattiene il fiato mentre le fissano il corsetto, e quello provocante di Sofia Loren nella famosa scena di spogliarello davanti a Marcello Mastroianni nel film "Ieri, oggi e domani". Icona per eccellenza del bustier rimane Madonna, da sempre grande fan di guepiére e corsetti realizzati per lei da Dolce&Gabbana fin dagli anni '80.
GUEPIÉRE SENSUALE
La guepière, erotica e seducente, venne inventata da Marcel Rochas nel 1945 e prende il nome dal termine francese guèpe, in italiano vespa in riferimento al famoso vitino. Il bustino chiuso sulla schiena, i laccetti e piccoli ganci che seguono la silhouette e che si prolungano fungendo da reggicalze, fanno subito colpo oltre che sui registi anche sulle case di moda diventando l'icona della femminilità.
Munito di stecche che modellano e disegnano le forme del corpo, il corpetto assume in queste vesti un tono più erotico, diventando prerogativa dell'intimo sensuale e ricercato. Nel cinema degli anni '50 le immagini delle star in guepiére si sprecano. Sexy come Liz Taylor nel film "La gatta sul tetto che scotta" o sensuale come l'intera filmografia di Brigitte Bardot.
BABY DOLL
Ecco un indumento portato al successo proprio grazie al cinema. Il baby doll è stato il grande protagonista degli anni Cinquanta grazie al film di Elia Kazan "Baby doll - La bambola viva" del 1956. Il nome doll, che in inglese vuol dire bambola, era, infatti, anche il vezzeggiativo dato alla protagonista Dorothy, interpretata da Carroll Baker, che nel film lo indossava in maniera sensuale e provocante, tanto da scatenare critiche feroci tra i censori dell'epoca.
Costituito da una camiciola cortissima e trasparente con mutandine coordinate, il baby doll nasce come pigiama ma in poco tempo si dimostra tutt'altro che un casto pigiama. È invece una vera e propria arma di seduzione, abbastanza corto da lasciare scoperte le cosce e mettere in mostra gran parte delle gambe, del seno e del sedere.
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