Tra i rimedi naturali della nonna più antichi e sfruttati per vari disturbi, un buon infuso di ortica occupa a pieno titolo un posto di grande onore. Sono le foglie di questa pianta, spesso associata al fastidio urticante che provoca al tatto, ad essere usate per decotti e tè caldi, con molti lati salutistici da conoscere.
Ma, in effetti, quali sono gli usi dell’ortica a livello di medicina naturale e quindi, a cosa fa bene davvero l’infuso di ortica? La pianta negli ultimi anni sta ritrovando popolarità grazie al suo uso in cucina, ad opera di molti grandi chef, ma anche come rimedio erboristico sta riscuotendo sempre più successo, dando ragione a quello che già le nonne sapevano.
L’infuso di ortica è ottimo, per iniziare, in caso di infezioni alle vie urinarie e persino iperplasia prostatica benigna. Di certo non è un rimedio miracoloso, sia detto, ma studi confermano la sua efficacia per eliminare i batteri dal tratto urinario ed attenuare il dolore da IPB negli uomini.
In caso di artrite o osteoartrite, si è visto che l’infuso di ortica si è dimostrato un valido aiuto per contrastare l’infiammazione e quindi anche i sintomi dolorosi. Ma in generale, i polifenoli contenuti nella pianta, si sono dimostrati anche validi per mantenere il sistema cardiovascolare in salute, grazie ai benefici antiossidanti.
A molti diabetici viene poi suggerito, col benestare del medico e da aggiungere alla normale terapia, di sorseggiare un buon infuso di ortica per migliorare il controllo glicemico. La pianta sembra infatti influire sui livelli di glucosio nel sangue, abbassando la concentrazione di zuccheri a livello ematico.
Il tè all'ortica si può comprare sfuso o in bustine, ma è possibile anche coltivare la pianta in casa ed avere foglie sempre fresche. Con queste si può fare l’infuso, considerando due tazze d'acqua per ogni tazza di foglie. Mettiamo queste ultime in un pentolino con l’acqua e portiamo ad ebollizione, dopo di che spegniamo.
Per far rilasciare gli oli essenziali, copriamo e lasciamo infondere per una decina di minuti, poi filtriamo e beviamo. Se non ci piace il retrogusto amaro, insaporiamo con miele, cannella o con la stevia.
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