Quando studiavamo letteratura o mentre si fanno le parole crociate, potremmo imbatterci in una definizione molto particolare: chi sono i poeti maledetti? Con questo termine si indica un artista (poeta, ma non solo) molto talentuoso, ma incompreso, soprattutto nell'epoca in cui vive e nella società di cui fa parte. I poeti maledetti sono quegli artisti che con la loro arte e il loro modo di vivere sono stati provocatori, asociali e spesso si sono rovinati la vita, soprattutto quando questo mood sfociava in dipendenze difficili da abbandonare.
Si parla di "poeti maledetti" a partire dal 1832, grazie ad Alfred de Vigny, che in una sua opera descrive il rapporto complicato che gli artisti hanno con la società e viceversa. Il primo a definirsi poeta maledetto è stato il francese Paul-Marie Verlaine. In seguito sono stati anche altri i poeti inseriti nella categoria dallo stesso maestro: Tristan Corbière, Stéphane Mallarmé, Arthur Rimbaud, Auguste Villiers de L'Isle-Adam, Marceline Desbordes-Valmore e Pauvre Lelian (pseudonimo di Verlain). Tanti nomi accomunati da una poesia contro corrente, sempre polemica e contraria ai valori dell'epoca in cui gli autori sono vissuti.
In Italia, il "Maledettismo", come venne poi ribattezzata questa corrente poetica, si associa al movimento della Scapigliatura. I poeti che appartengono a questo gruppo di letterati sono, ad esempio Giovanni Camerana, Iginio Ugo Tarchetti, Emilio Praga, Vittorio Imbriani, Carlo Dossi, Arrigo Boito, Antonio Ghislanzoni. Ovviamente questi sono solo alcuni dei nomi che ritroviamo nel filone del maledettismo.
L'immagine del poeta maledetto ha assunto nel corso del tempo significati differenti, divenendo un'icona di una figura artistica che va oltre la società in cui vive: i temi della ribellione e dell'indifferenza sono ampiamente presenti, anche in autori successivi che hanno ereditato lo stile proponendolo anche in epoche differenti e in tutti gli ambiti dell'arte. Si considerano "maledetti" anche Edgar Allan Poe, Jim Morrison, Vincent Van Gogh, ad esempio.
Condividi