Quando in vacanza si sta male è sempre un bel problema. Non è bello star male quando si è lontani da casa e non solo perché il malessere potrebbe rovinare le nostre ferie: non abbiamo tutti i nostri punti di riferimento, come medici, farmacisti, ambulatori e potremmo trovarci disorientati non sapendo a chi rivolgerci. Cosa fare se ci si ammala in vacanza, soprattutto per quello che riguarda l'impossibilità di rientrare al lavoro come da programma?
Nessuno si augura di stare male in vacanza, ma potrebbe capitare. Quando si prenota, sarebbe bene aggiungere al pacchetto tutte le assicurazioni idonee per annullare o rinviare il viaggio o ricevere un rimborso in caso di malattia certificata o infortunio. Dobbiamo sempre tenere a portata di mano i numeri telefonici utili per ricevere tutte le informazioni utili in tal senso.
Se stiamo male possiamo rivolgerci al medico della struttura, se presente, alla guardia medica (nelle località ad alto tasso di turismo c'è anche la guardia medica turistica) o a un ospedale locale, recandoci al pronto soccorso. Sarebbe anche bene chiamare il proprio medico curante, se disponibile al telefono, per chiedergli consiglio su eventuali cure che ci sono state date.
Se il disturbo di cui soffriamo richiede un riposo prolungato e ci rende impossibile ritornare a casa e al lavoro entro i termini stabiliti, possiamo attivare la malattia anche "a distanza". Il medico del pronto soccorso o il medico di base che ci ha visitato può compilare il certificato di malattia: il dipendente deve comunicarlo subito al proprio datore di lavoro, che saprà così organizzarsi per sostituirci. L'importante è comunicare a tutti in modo tempestivo la malattia, così da non perdere giorni preziosi di ferie. Anche all'estero le regole sono le stesse del nostro paese: in caso di emergenza si può sempre contattare il Consolato o l'Ambasciata per chiedere informazioni su come procedere.
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