DONNE E LAVORO

Quiet thriving: cos’è il trend 2023 del lavoro

LEGGI IN 2'
Cos'è il quiet thriving e come lavorare con questo approccio

Indice dell'articolo

Eravamo rimasti alle grandi dimissioni e al quiet quitting, ma il nuovo trend 2023 del lavoro sembra essere il quiet thriving, o almeno sembra possibile un nuovo atteggiamento, un approccio al lavoro che si affianca alle altre tendenze.

 

Quiet thriving: che cos'è

Il significato letterale è un quieto prosperare, crescere rigogliosamente, svilupparsi bene, dal verbo "to thrive". L'espressione è stata coniata dallo psicoterapeuta Lesley Alderman in un articolo pubblicato sul "The Washington Post".

Possiamo considerare il "quiet thriving" come una strategia alternativa per affrontare la frustrazione al lavoro e lavorare con gioia, un approccio che "implica intraprendere azioni specifiche e fare cambiamenti mentali che ti aiutano a sentirti più coinvolto nel lavoro".

In altri termini, il quiet thriving significa riscoprire la passione per il proprio lavoro, lavorare con gioia, ma senza esagerare, senza sconfinare nello stacanovismo spinto, fino al rischio del burnout, dell'esaurimento.

Insomma, non si lascia il lavoro, non si fa al minimo delle forze, ma nemmeno ci si identifica con esso in tutto e per tutto: si lavora con piacere con un approccio che coinvolge il livello personale e le relazioni interpersonali, senza rompere la work life balance, l'equilibrio tra lavoro e vita privata.


Come lavorare con l'approccio quiet thriving

Lo psicoterapeuta, nel suo articolo ha indicato 10 passi:

1) Sostieni una causa, un cambiamento che vorresti introdurre nel tuo lavoro da proporre al tuo manager.

2) Focalizza un elemento del tuo lavoro che ti piace: annotalo su un post it e rivedilo ogni giorno.

3) Crea il tuo lavoro, con riferimento al "job crafting": pensa a un elemento del tuo lavoro che vorresti ampliare o anche a qualcosa che non fa parte delle tue mansioni a cui ti vorresti dedicare, insomma "modella" il tuo lavoro di modo che sia più gratificante per te.

4) "Coltiva un migliore amico al lavoro", nella prospettiva di un maggiore coinvolgimento.

5) Definisci le "intenzioni" positive, con cadenza giornaliera, settimanale o annuale, piuttosto che gli obiettivi che portano frustrazione quando non vengono rispettati. Un esempio di intenzione positiva è “non lascerò che il lavoro aumenti la mia pressione sanguigna. Quando comincio a sentire una risposta di adrenalina, farò tre respiri profondi e una breve passeggiata".

6) Unisciti a un gruppo di persone che siano sulla tua stessa lunghezza d'onda, sul lavoro o fuori dal lavoro.

7) Definisci dei limiti, tra lavoro e vita privata.

8) Fai delle pause piacevoli.

9) Stila una lista dei risultati, per sentirti meglio e avere degli elementi per il tuo cv

10) Chiedi aiuto a un esperto, se sei preso da senso di esclusione, ti senti in trappola o sul punto di mollare, anche per migliorare la situazione o cambiare lavoro.

Ti potrebbe interessare anche:

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.