“Meglio un rimorso che un rimpianto!”, quante volte ce lo siamo dette? Eppure, in altre occasioni vorremmo andare indietro nel tempo per evitare di prendere quella decisione o dire quelle parole.
Non in tutti i casi, infatti, intraprendere una strada o seguire l’istinto si rivela positivo. Altre volte, invece, ci facciamo troppi (falsi) problemi che finiscono per ostacolarci.
Rimorso o rimpianto? Il significato e la differenza
Il rimorso lo si prova per qualcosa che, con il senno di poi, non avremmo voluto fare o dire. Al contrario, il rimpianto lo viviamo per una mancanza, per non esserci decise a fare quell’azione.
In entrambi i casi, il più delle volte non possiamo ritornare sui nostri passi e dobbiamo in qualche modo rassegnarci alle conseguenze della scelta.
Quando è meglio un rimorso che un rimpianto?
Se vuoi intraprendere un nuovo progetto in cui credi o hai la possibilità di migliorare la tua vita o avanzare nella carriera, ma non ti senti all’altezza, chiediti se non sia il caso di mettere da parte le tue remore. Perché, passato il treno, potresti pentirtene.
Se la titubanza riguarda una possibile storia d’amore, considera sempre che possiamo scegliere la terza opzione: non escludere a priori l’altro, ma procedere comunque con cautela, a meno che la relazione o il partner non abbiano dei risvolti negativi. In questo caso, valutiamo con attenzione.
Meglio un rimorso o un rimpianto? Spazio alla riflessione
Quando si prospetta un cambiamento radicale, come il trasferimento in un'altra città o un cambio di lavoro e di vita, veniamo giustamente assalite da molti dubbi.
Possiamo provare a immaginare la nuova vita da qui a un anno e fra 5 anni, vagliare le alternative chiedendoci “se non seguo questa strada, cosa faccio o cosa continuo a fare?” e, come sempre, analizzare i pro e i contro.
Se poi la nostra scelta si ripercuote su altre persone o coinvolge i sentimenti degli altri, allora la riflessione è doppia.
Sei d’accordo? Per te, è sempre meglio un rimorso che un rimpianto o dipende dai casi?
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