Migliori amiche per sempre: la frase ci riporta ai tempi dell’infanzia e dell’adolescenza, quando credevamo nel valore dell’amicizia e promettevamo di mantenere i legami con le nostre compagne di giochi. Negli anni, alcune amiche le abbiamo perse, magari in seguito a una delusione; con altre, invece, il rapporto rimane molto forte e profondo.
Ma quali sono gli elementi che entrano in gioco in un’amicizia duratura? I fattori biologici sono importanti? Alcuni ricercatori hanno fatto uno studio sulle risposte cerebrali delle persone in rapporto al grado di amicizia. Il relativo articolo, 'Risposte neurali simili predicono l’amicizia’, di Carolyn Parkinson, Adam M. Kleinbaum e Thalia Wheatley, è stato pubblicato sulla rivista ‘Nature Communications’.
Per la ricerca, i partecipanti hanno visto dei film naturalisti. Durante tale attività, il cervello veniva analizzato tramite la risonanza magnetica funzionale. Dallo studio, è emerso che le risposte neurali erano simili tra gli amici, mentre la somiglianza diminuiva “con l'aumentare della distanza in un social network reale”. Per gli studiosi, “questi risultati suggeriscono che siamo eccezionalmente simili ai nostri amici nel modo in cui percepiamo e rispondiamo al mondo che ci circonda, il che ha implicazioni per l'influenza e l'attrazione interpersonale”.
Lo studio, dunque, sembra dare sostegno a un elemento che implicitamente riconosciamo e intuiamo, cioè la comunanza di visioni con gli amici e con le migliori amiche. D’altra parte, al di là delle ricerche e dei dati scientifici, facciamo esperienza di come le amicizie migliori si nutrano anche di altro, ovvero della fiducia e anche della necessità di perdonare alle migliori amiche qualche piccolo difetto o qualche gesto o parola che, a volte, possono farci rimanere male.
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