SCUOLA ED EDUCAZIONE

Si possono registrare i colloqui con gli insegnanti?

LEGGI IN 2'
I colloqui a scuola si possono registrare per il genitore rimasto a casa?

Due volte all'anno le scuole prevedono dei colloqui tra insegnanti e genitori per parlare del percorso scolastico di bambini e bambine e ragazzi e ragazze. Si possono anche prendere altri appuntamenti durante l'anno per discutere di fatti particolari avvenuti in classe, dal momento che i docenti prevedono tutta una serie di orari di ricevimento destinati alle famiglie. Si possono registrare i colloqui con gli insegnanti?

Ci sono dei genitori che preferiscono registrare quanto detto dai professori durante i colloqui per poter così riferire più facilmente all'altro genitore rimasto a casa, senza doversi ricordare tutto. Ci sono anche persone che preferiscono sentire con le proprie orecchie quello che i docenti hanno da dire sui propri figli e le proprie figlie ed essendo impossibilitati ad andare chiedono la registrazione del colloquio.

Una sentenza della Corte di Cassazione, la 10079 del 2024, ha ribadito alcuni aspetti importanti per quello che riguarda la registrazione di conversazioni. I giudici hanno stabilito che è lecito registrare un colloquio, per memorizzare un fatto storico, ma queste registrazioni non devono essere assolutamente divulgate. In linea di massima si potrebbe anche registrare una conversazione senza il consenso di chi abbiamo di fronte, ma sarebbe sempre da evitare, per il buon rapporto tra famiglie e corpo docenti: meglio chiedere prima il permesso spiegando anche le proprie ragioni.

La registrazione fatta, però, deve sempre e solo essere usata per fini personali, come la tutela di un diritto (quello dell'altro genitore di sapere come va il figlio a scuola o quello di difendersi se l'audio è stato realizzato per avere delle prove in merito ad alcune questioni scolastiche). Tale comportamento può essere consentito solo se chi registra è presente durante la conversazione e se questa avviene in un luogo pubblico e aperto al pubblico. Oltre che il già citato obbligo di non divulgarne il contenuto.

Ti potrebbe interessare anche:

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.