Dorme sereno come un angioletto ma appena si sveglia, piange disperato. Capita spesso ai neonati e succede con più frequenza di notte che di giorno. Come mai? I bimbi molto piccoli esprimono attraverso le lacrime i loro stati d'animo. Non deve però angosciarti questa manifestazione, anche quando sembra disperata. Molto spesso il bimbo piange solo perché vuole farlo: è come se avere dentro sé un'energia repressa che deve buttare fuori. E conosce solo il pianto come valvola di sfogo. A volte è un modo per attirare l'attenzione, magari per capriccio o per una cattiva abitudine. Considera che i neonati non si svegliano senza un motivo: potrebbe quindi avere fame o essere bagnato.
Il desiderio di mangiare è, nei primi mesi di vita, sempre manifestato con pianto improvviso. E la mamma si deve rassegnare al fatto che esprima la fame in questo modo ogni due o tre ore. Se riesci quindi ad anticipare il bisogno, potresti evitare i lacrimoni. Uno dei motivi principali di pianto è il rigurgito: quindi dopo la poppata cerca di non metterlo giù subito. Talvolta il bambino piange perché ha freddo, sete o a causa del un morso o della puntura di un insetto. Le zanzare, oltre a rilasciare un suono irritante, possono fare anche male. A disturbare il sonno potrebbe esserci un rumore forte, magari a causa di un temporale. Oppure semplicemente è stato appoggiato in una posizione scomoda e potrebbe avere male, magari agli arti superiori o inferiori.
Tra i vari problemi di un neonato, potrebbero esserci i vestiti, magari scomodi (controlla che siano della sua misura né troppo grandi né corti) o troppo pesanti. Anche i piccolini possono soffrire di incubi e ovviamente cercano di essere rassicurati dalla loro mamma. Un pianto improvviso potrebbe essere anche sintomo di febbre o di un problema di salute che sta per manifestarsi.
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