Le piante acidofile sono quelle che si coltivano al meglio in un terreno acido, ovvero in un terreno che abbia un ph inferiore a 7-6. Nello specifico, ciascun tipo di pianta ha un range di questo valore. Di seguito, passiamo in rassegna alcuni consigli per coltivarle e vediamo quali sono.
Piante acidofile, 5 consigli per coltivarle
1) A monte, verifichiamo che il terreno sia adatto e prendiamone uno specifico per piante acidofile. Se lo componiamo noi, in linea di massima si aggiunge la torba, ma informati sulla composizione e il mix di elementi più indicati per la specifica pianta.
2) Se il terreno del giardino o dell’orto non è idoneo e non riusciamo a renderlo acido, possiamo tentare due soluzioni pragmatiche: provare a mettere del terriccio per acidofile e dell’argilla espansa nella buca della pianta oppure optare per la coltivazione in vaso. In questo modo, potremo predisporre il substrato ottimale e godere comunque della sua coltivazione.
3) Per le piante acidofile, è preferibile usare acqua non calcarea. Per soddisfare questa esigenza, possiamo ricorrere a due stratagemmi: annaffiare con acqua piovana o far riposare l’acqua, almeno per una giornata, e irrigare con l’accortezza di non scuotere troppo l’annaffiatoio di modo che non cada il calcare che si è raccolto alla base.
4) Le foglie gialle delle piante acidofile, tra l’altro, potrebbero essere causate da una mancanza di ferro conseguente alle annaffiature con acqua calcarea e al terreno non acido. Quindi, valuta l’uso di un prodotto specifico come il chelato di ferro.
5) Tra i rimedi naturali comunemente usati per acidificare il terreno, ritroviamo i fondi di caffè, l’aceto nell’acqua di irrigazione, il letame.
Piante acidofile, quali sono
Ecco l’elenco di alcune piante acidofile, segui i link per i consigli di coltivazione:
- Azalea;
- Camelia;
- Corbezzolo;
- Erica;
- Fucsia (semiacidofila);
- Gardenia;
- Ortensia;
- Mimosa;
- Mirtilli;
- Ortensie;
- Pieris;
- Rododendro.
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