La carta è uno dei materiali di riciclo più importanti. Più che un rifiuto rappresenta una ricchezza per l'ambiente e il suo recupero consente di risparmiare risorse preziose. È vero che, essendo composta principalmente da cellulosa, è un materiale biodegradabile ma il suo riciclo permette di risparmiare molti alberi, consumare meno acqua e risparmiare sia in termini energetici che economici.
Per avere un'idea dei vantaggi del riciclo della carta, basti pensare al suo processo produttivo. Per ottenere una tonnellata di carta, infatti, occorrono 15 alberi, 440.000 litri di acqua ed energia pari a 7.600 kW di elettricità. Numeri che si riducono notevolmente nel processo di riciclo, portando praticamente a zero la quantità di alberi abbattuti. Anche l'energia utilizzata si riduce di due terzi mentre la quantità di acqua richiesta scende a 1.800 litri. Inoltre, con il riciclaggio, le emissioni di CO2 si dimezzano.
Ma non tutta la carta si può riciclare? Per esempio, gli scontrini, di cui le nostre borse e i nostri portafogli sono pieni, non vanno gettati con la carta perché sono realizzati con carte termiche che generano problemi di riciclo.
Gli scontrini quindi sono realizzati con carte termiche e sostanze che generano calore che possono creare parecchi problemi di gestione agli impianti di trattamento rifiuto che vogliono dare nuova vita alla carta straccia. Alcuni sostengono, che la carta termica contenga bisfenolo A, composto organico di sintesi nocivo per l’uomo e per l’ambiente. Dove si buttano? Nella raccolta indifferenziata dei rifiuti, che molti chiamano semplicemente sacco nero.
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