Il singhiozzo è un fenomeno piuttosto comune negli adulti e nei bambini, ma capita più frequentemente nei piccoli sotto l’anno di età. I genitori alle prime armi possono preoccuparsi e non sapere come comportarsi con il neonato, ma non deve destare preoccupazione.
E’ un fenomeno involontario e può generarsi anche a causa di episodi di emotività o un lungo periodo di pianto in quanto il disagio causa l’ingestione di una quantità di aria superiore al normale.
In cosa consiste? Nella contrazione ripetuta del diaframma che porta alla chiusura per un attimo della glottide della laringe. Non è pericoloso, e solitamente passa dopo pochi minuti di tempo, ma se notiamo che per il neonato diventa fastidioso, ecco cosa fare.
Singhiozzo neonato: come prevenire
Rallentare la somministrazione del latte durante la poppata, facendo una pausa dopo aver ingerito la metà del latte per dare modo al piccolo di fare il ruttino che permette di eliminare il gas in eccesso.
Cercare di mettere il piccolo nella posizione più eretta possibile per evitare che l’aria sosti nello stomaco causando la contrazione del diaframma
Evitare che ingurgiti aria mentre succhia il latte dal seno cercando di sistemarlo con la bocca che aderisca al meglio alla mammella.
Nel caso la somministrazione del latte sia dal biberon, sistemare la bottiglia ad angolo di 45 gradi in maniera che l'aria si depositi sul fondo del recipiente.
Se il piccolo prende il latte dal biberon, optare per una tettarella anti-singhiozzo che aiuta a ridurre rigurgito, coliche gassose e singhiozzo.
Singhiozzo neonato: come risolvere
Dargli da bere piccole quantità di acqua a temperatura ambiente da un contagocce, e se il bimbo è più grandicello un cucchiaino.
Sistemare il neonato contro il proprio petto e massaggiargli la schiena: questo lo aiuta a rilassarsi e a distendere la muscolatura diaframmatica.
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