L'allattamento al seno è strettamente consigliato, dall'Organizzazione mondiale della Sanità, fino al sesto mese di vita del bambino. Nulla vieta di protrarlo più a lungo o di interromperlo prima, se subentra una situazione di fatica eccessiva per la mamma.
Fino a quando dovresti allattare? L'unica che può deciderlo sei dunque tu, mamma. Il latte materno fornisce il miglior nutrimento possibile per il tuo bambino, ti aiuta anche a legarti a lui, incoraggia l'utero a contrarsi più rapidamente e può favorire una perdita di peso extra. Esiste però un momento in cui la mamma vuole interrompere, magari perché desidera rientrare al lavoro, perché deve fare degli esami o delle terapie particolari o semplicemente perché un po' troppo affaticata.
Come interrompere senza stress?
Aumenta il contatto fisico con il bimbo. Molto spesso l'allattamento è anche una coccola. E allora tieniti il bambino un po' più vicino del solito.
Tirati il latte e daglielo con il biberon. Oltre a te, questo può permettere anche al papà di rendersi utile e potrebbe introdurlo in quel magico cerchio emozionale in cui vivete tu e il bimbo.
Non rinunciare all'allattamento solo perché hai male al seno. L'irritazione dei capezzoli si supera. Semmai fatti aiutare da un'ostetrica per attaccare correttamente il bambino affinché non ti rovini la pelle, molto sensibile.
Cerca di non far coincidere l'interruzione con l'arrivo di un altro bambino. Piuttosto fallo prima, per non aver problemi di gelosia e non farlo sentire messo da parte.
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